REGIONE – Delegati sindacali preparano lo sciopero regionale del 25 maggio

Oggi, mercoledì 11 maggio, dalle ore 14,30, presso il salone della sede di Frosinone della Regione Lazio sito in Via Veccia, si terrà un attivo dei delegati, indetto da CGIL FP; FP CISL; UIL FPL e UIL PA, alla presenza delle rispettive Segreterie Regionali, di tutti i lavoratori pubblici, compresi quelli del privato e del privato sociale (sanità e terzo settore) per organizzare lo sciopero del Pubblico Impiego e del Privato dei Servizi Pubblici del Lazio, proclamato dalle confederazioni per l’intera giornata del 25 maggio. Lo sciopero, rientra nell’ambito della mobilitazione nazionale, è stato indetto per chiedere un giusto rinnovo dei contratti collettivi di lavoro, fermi al 2009. Uniti dallo slogan “Contratto Subito” domani sarà l’occasione per raccogliere tutta la rabbia e la protesta delle 500 professioni del pubblico impiego e delle tante di sanità privata e terzo settore. Ma anche la determinazione di chi chiede da anni un cambio di passo nell’organizzazione e nella gestione dei servizi alla comunità: innovazione, valorizzazione delle competenze, riorganizzazione degli enti e del lavoro.
Rinnovare i contratti vuol dire riconoscere un sacrosanto diritto dei lavoratori ma significa soprattutto rendere i servizi alle persone e alle imprese più veloci, più avanzati e più vicini alle esigenze del territorio. Questa è la mobilitazione di chi non ci sta a lasciare la sicurezza, la salute, la prevenzione, il sostegno alle persone e alle attività economiche in questo stato di scientifica disorganizzazione. I lavoratori sono dalla stessa parte di tutti quei cittadini che pretendono l’eccellenza, dalla sanità ai servizi locali fino alla cooperazione e al privato sociale. Ecco perché chiedono a governo e politica locale di avere coraggio e di scommettere sulle loro professionalità. A partire dal rinnovo dei contratti. I lavoratori pubblici e del privato che eroga servizi pubblici sono provati da 7 anni di sacrifici in cui si sono state congelate non solo le retribuzioni, ma anche le carriere, i percorsi di crescita e di valorizzazione. Ma essi soprattutto puntano l’indice sui gravi danni alla rete dei servizi sul territorio. “Ora occorre ripartire, non si può più tergiversare”, ribadiscono i segretari provinciali Sessa (FP CGIL), Coscarella (CISL FP), Pandolfi (UIL FPL) “Governo, presidente di Regione, sindaci e amministratori non possono più nascondersi. Se vogliono davvero una pubblica amministrazione all’altezza delle promesse, inizino dal rinnovare i contratti”.

Antonio Sessa (FP CGIL) Francesca Coscarella (CISL FP) Paolo Pandolfi (UIL FPL) Carlo Campagna (UIL PA)

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