ROMA – Lotta alle ludopatie, convegno Agcom ieri a Roma con partecipazione di Codici

Per sostenere l’attività di sensibilizzazione sulla ludopatia, l’associazione per i diritti del cittadino Codici ha partecipato ieri al workshop dell’Agcom su “gioco d’azzardo e minori”.

Durante il convegno è stato dato spazio a diverse opinioni e punti di vista e in particolare l’associazione concorda con la posizione presa dall’onorevole Lorenzo Basso che fa parte dell’intergruppo parlamentare sul gioco d’azzardo e propone il divieto di sponsorizzazione del gioco su qualsiasi canale tv e fascia oraria.

Il tema della sponsorizzazione del gioco d’azzardo è cruciale ed è uno dei punti nevralgici sui quali bisognerebbe intervenire.

La legislazione in materia è carente, quella UE si limita a fornire delle raccomandazioni che suggeriscono di non realizzare messaggi commerciali accattivanti, in Italia la normativa sembra leggermente più stringente e sancisce il divieto di pubblicità nelle reti televisive generaliste e nelle trasmissioni radiofoniche esclusi i mezzi specializzati e i canali tematici.

Notevole l’intervento di Luigi Bruni della Lumsa, promotore dell’iniziativa “Slot Mob”, la quale propone il divieto assoluto di pubblicità, la sottrazione del gioco d’azzardo alle multinazionali e la rimozione delle slot dai bar.

Secondo lo stesso Bruni bisogna dare il giusto peso alle parole utilizzando termini come “azzardopatia” piuttosto che “ludopatia” e bisognerebbe avere il coraggio di ammettere che il gioco d’azzardo per lo Stato determina un introito da 8 miliardi l’anno.

Opinione sulla quale Codici concorda in pieno dato che già da tempo denuncia lo scarso interesse dello Stato per la salute dei cittadini e parallelamente l’elevata attenzione per le enormi entrate derivanti dal gioco.

Allo stesso tempo non sono mancate le prese di posizione di chi si dimostra contrario all’abolizione della comunicazione commerciale in tema di “gioco” come quella espressa da Stefano Selli di Confindustria radio tv e di alcuni operatori del settore che evidentemente danno priorità alla tutela dei propri interessi, sottolineando l’errore in cui si cadrebbe vietando il gioco d’azzardo, e non riconoscendolo come fonte di problemi sociali non hanno mostrato il minimo cenno di preoccupazione nei confronti della salute pubblica. L’AGCOM in conclusione ha detto che vigilerà.

Potrebbero interessarti anche...