SORA – Bisognoso di trasfusioni bisettimanali: l’odissea di un pensionato

Bisognoso di trasfusioni di sangue e piastrine nell’ordine di almeno due alla settimana, salvo emergenze, sempre dietro l’angolo in relazione all’aggravarsi quotidiano della serissima patologia leucemica che, ormai da due anni e mezzo, affligge il signor Dario. E’ il caso di un pensionato di Sora, invalido al 100%, quotidianamente in balìa di una inesorabile malattia che avrebbe bisogno, perlomeno, di monitoraggio continuativo, nell’attesa dell’insorgere di una cura miracolosa. Monitoraggio, però, impossibile stante l’attuale situazione del reparto di Ematologia dell’Ospedale di Sora, sempre più a rischio di smantellamento e, pertanto, povero di elementi, tra personale medico titolare, sostituti e tecnici di laboratorio.
La situazione del signor Dario è nota ormai da tempo: necessita di un ricambio di sangue – come detto – almeno bisettimanale. Ma, nonostante questo, per utilizzare la sacca salvavita è necessario ogni volta un nullaosta da Frosinone che, sovente, tarda ad arrivare: e per il paziente ogni minuto di attesa potrebbe essere pericoloso quando non fatale, al pari di una minima emorragia:
“Se perdo una goccia di sangue anche per la ferita più banale rischio di morire – ci ha rivelato il signor Dario in persona -, posso accusare un collasso in qualsiasi momento, come del resto già capitatomi di recente. Fortuna ha voluto che quel giorno fossi con un amico che mi ha accompagnato al Pronto Soccorso, rimanendo al mio fianco fino a quando non mi hanno dimesso. Presto mi recherò dai Carabinieri a sporgere una denuncia cautelativa, è una situazione insostenibile e così non posso più andare avanti. Ci tengo a specificare che il personale infermieristico del SS. Trinità mi ha sempre trattato con i guanti bianchi, non facendomi mai mancare incoraggiamento e assistenza: loro davvero, non hanno colpa”.

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