ALATRI – Deleghe consiliari illegittime? La maggioranza replica così

“Nulla di illecito o di inopportuno sulle deleghe consiliari. Decisamente un tentativo maldestro di delegittimazione dell’azione Amministrativa del Sindaco e della Maggioranza eletti con il consenso popolare lo scorso 19 giugno”. Queste le prime considerazioni della maggioranza sulla nota del consigliere Tarquini in merito all’illegittimità del conferimento di deleghe consiliari da parte del sindaco (Giuseppe Morini ndr, nella foto). Dal comune fanno inoltre sapere – “il riferimento normativo è chiaro ed è l’articolo 15, comma 6, dello Statuto Comunale citato per intero nella premessa dell’atto di delega consiliare e che così recita – Il Sindaco può, altresì, conferire al consigliere speciale delega per materie e questioni attinenti a servizi ed attività comunali, con il compito di riferire allo stesso Sindaco e formulare eventuali proposte.-
Pertanto il Sindaco, in considerazione della riduzione del numero degli Assessori e al fine di migliorare l’efficienza e la funzionalità nello svolgimento dei propri compiti istituzionali, come è accaduto nella scorsa consiliatura, ha ritenuto opportuno attribuire, nel rispetto sia dei principi generali in materia di organizzazione degli enti locali, sia dei precetti statutari, specifica delega ai consiglieri comunali su determinate competenze, al fine di approfondire le specifiche materie e fornire supporto nell’esercizio da parte del Sindaco delle funzioni di cui è titolare. Tutto ciò non altera lo status giuridico del Consigliere che mantiene assolutamente la funzione di indirizzo e controllo politico e la competenza generale su tutte le materie cosa che invece non avviene per il conferimento della Delega Assessorile.
A tutto ciò si aggiunga – continuano dal Comune – che è abitudine di questa compagine Amministrativa lavorare in squadra con il massimo coinvolgimento di tutti gli eletti. Certo non per accontentare le velleità dei consiglieri, come qualcuno maliziosamente ha suggerito, memore di antichi “codici” da prima repubblica, ma per rendere più efficace e partecipata l’azione amministrativa.
In generale sono questi i presupposti normativi e di metodo che hanno indotto il Sindaco a delineare le sfere di interesse dei consiglieri. In particolare per la fattispecie relativa al dott. Fausto Lisi è bene precisare che la normativa vigente individua la figura di Presidente del Consiglio quale Consigliere Comunale a tutti gli effetti, una sorta di “primus inter pares” pertanto essendo il dott. Fausto Lisi Consigliere Comunale e non alterando la delega consiliare conferita dal Sindaco lo status giuridico dei Consiglieri ( non ne accresce, infatti, poteri né conferisce rappresentanza esterna o funzione gestionale) sembra chiaro che non esiste alcuna incompatibilità nel conferimento di delega al Presidente del Consiglio.
In ultimo – concludono dalla maggioranza – durante la campagna elettorale più volte ci siamo trovati ad invitare gli avversari politici a discutere sulle proposte programmatiche, finita questa fase ( perché le elezioni sono finite!) ci aspettiamo un sereno confronto sui temi che interessano la città. Certo non su queste cose che, a nostro avviso, oltre ad essere malamente poste, non sono costruttive e degradano il dibattito politico a pettegolezzo da bar.”

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