CASSINO – D’Alessandro prosegue la sua battaglia anti-Acea: Una partita compromessa dal 2014, ma abbiamo una strategia
“Penso che la battaglia che debba essere condotta per la difesa dell’acquedotto comunale e dei cittadini di Cassino non abbia colore politico. Dobbiamo difendere il nostro diritto di continuare a gestire l’acquedotto comunale in forma pubblica”. Lo ha dichiarato Carlo Maria D’AlessanDro nel suo intervento alla conferenza stampa di questa mattina, convocata presso la Sala Restagno sulla questione Acea.
“Nei confronti di Acea vanno tenuti aperti più fronti di lotta. L’ex maggioranza guidata da Petrarcone votando favorevole l’ordine del giorno proposto dai nostri consiglieri si resa conto che nel 2014 è stato fatto un grave errore, quello di non costituirsi dinanzi al Tar in un procedimento che Acea aveva già precedentemente perso. Quindi ci tengo a precisare che è l’opposizione che ha aderito alla proposta della maggioranza e non che quest’ultima si sia adeguata alla tesi difensiva messa in atto dal comune nell’ultimo periodo.
E’ stato nominato il commissario prefettizio, ma ho già scritto due volte ad Acea, all’Ato 5 ed al Prefetto elencando i motivi ostativi per l’insediamento dell’autorità preposta e palesando che ci sono altre due strade intraprese. Una relativa alla delibera n. 164 della vecchia amministrazione. L’altra, quella che mi preme di più è quella relativa al giudizio, ancora in corso e rimandato a febbraio 2017 relativo alla delibera di consiglio comunale del febbraio 2016 firmata dal qui presene vicesindaco, Carmelo Palombo e dagli ex consiglieri Durante e Iannone.
Ci sono delle questioni giuridiche che possono impedire ad Acea di impossessarsi dell’acquedotto comunale. Stiamo mettendo a punto una strategia, che, per ovvi motivi, non dirò oggi. Se un generale rivela le sue azioni prima della battaglia o è ubriaco o vuole perdere. Io sono astemio e questa battaglia la voglio vincere. L’unico neo è che L’amministrazione D’Alessandro è stata chiamata a giocare questa “partita” nei minuti finali e sotto 3 a 0. Una partita compromessa nel 2014, con la mancata costituzione davanti al Tar da parte di Petrarcone.
La conferenza stampa di oggi nasce per far capire alla città che il sottoscritto non si allinea al volere politico di nessuno, ma al potere dei cittadini che gli anni chiesto con forza di evitare la consegna dell’acquedotto comunale ad Acea. Credo che sia opportuno che Cassino ritrovi il senso di comunità ed il gestore privato rappresenta un grande banco di prova”. Ha concluso D’Alessandro.