CECCANO – Acea-STO, Caligiore bacchetta Pompeo
Alla luce di quello che sta accadendo appare inspiegabile il comportamento del Presidente della Provincia Pompeo, responsabile del funzionamento dell’Autorità d’Ambito e della sua articolazione tecnica (la STO – segreteria tecnica operativa). In una situazione in cui l’Assemblea dei Sindaci ha deliberato, con il sostegno di molti Consigli comunali, l’avvio della procedura di risoluzione contrattuale con il gestore, viene consentito al gestore di fare la prima mossa per la determinazione della tariffa, rimanendo inadempienti. L’inadempienza purtroppo non è una novità, visto che la stessa situazione si è verificata lo scorso anno. A seguito di tale inadempienza personalmente ho provveduto, insieme ad altri Sindaci, ad inviare una nota lo scorso marzo, con la quale richiedevamo al Presidente Pompeo, prevedendo quello che sarebbe accaduto, una convocazione urgente dell’Assemblea dei Sindaci al fine di verificare gli atti di competenza adottati dalla Segretaria Tecnica Operativa (STO), fortemente stigmatizzati dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico, ed adottare ogni decisione al fine di garantire il corretto funzionamento della stessa STO. Questo perché dalla lettura della citata deliberazione è emerso un quadro assolutamente preoccupante in merito all’attività della STO, le cui carenze producono effetti immediati e diretti sulle tariffe applicate dal gestore. Dalla lettura della deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idricon. 51/2016/R/IDR, che ha approvato le tariffe per il periodo 2012-2015, infatti emerge un quadro preoccupante relativo alla gestione della Segreteria Tecnica Operativa (STO):
a) attenta prevalentemente a profili formalistici ma “poco efficace rispetto alla definizione degli elementi di merito necessari alla esaustiva valutazione delle grandezze tecniche ed economiche alla base delle proposte avanzate dal gestore”;
b) che “non fornisce di fatto alcun documento recante la descrizione del processo di validazione compiuto in ordine ai dati e alle assunzioni utilizzate dal gestore nell’elaborare i documenti” posti alla base delle determinazioni tariffarie;
c) che si appiattisce in modo del tutto acritico sulle documentazioni e sulle posizioni del gestore (“integrando la relazione del gestore esclusivamente con precisazioni sintetiche per agevolare la lettura della documentazione inviata”; “senza esprimere quindi alcuna valutazione su taluni aspetti evidenziati dal medesimo gestore”);
d) che non svolge tempestivamente le funzioni di competenza (“in ragione della protratta inerzia dell’Ente d’Ambito”; “la trasmissione dello specifico schema regolatorio predisposto dall’Ente d’Ambito è avvenuta – per il tramite della Segreteria Tecnico Operativa – solo dopo tre mesi dall’approvazione”).
E’ veramente pazzesco leggere il richiamo “all’inerzia ed a non commettere gli errori del passato” da parte del Presidente Pompeo quando è proprio lui ha commettere lo stesso e forse più grave errore nel giro di un anno. A tal proposito, alla richiesta di convocazione urgente dello scorso marzo il Presidente Pompeo non ha dato seguito, chiamando nuovamente i Sindaci con larghissimo ritardo ad approvare una nuova tariffa all’ultimo secondo, tariffa non predisposta dalla STO, come vorrebbe la regola, ma cosa gravissima, proposta dal gestore. Perché i Sindaci non sono stati informati il 30 maggio della richiesta di ACEA di adeguamento tariffario? Perché si aspetta l’ultimo giorno per convocare l’Assemblea dei Sindaci? Perché Pompeo si ostina a non fare chiarezza sul funzionamento della STO, le cui carenze possono produrre effetti immediati e diretti sulle tariffe applicate dal gestore? Cosa dire poi del secondo punto all’ordine del giorno visto che parliamo dell’aggiornamento della convenzione di gestione con a disposizione, anche qua, pochissimo tempo per i Sindaci per esaminare tecnicamente il tutto visto che i files sono stati messi a disposizione solo ieri, per adeguarsi ad una delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico addirittura del 2015?
Non possono sussistere ormai più dubbi sul comportamento del Presidente Pompeo, fortemente responsabile politicamente sia delle inadempienze della STO, sia del ritardo con cui coinvolge i Sindaci nell’assunzione di decisioni che toccano pesantemente le tasche dei cittadini. In una fase così delicata, in cui i cittadini si attendono risposte tempestive e concrete sulla questione ACEA, dopo che i Sindaci hanno deliberato in modo inequivocabile l’avvio della procedura di risoluzione è politicamente irresponsabile non presidiare qualunque aspetto del rapporto con il gestore.
Non rimane che invitare Pompeo a rassegnare immediatamente le dimissioni da Presidente della Provincia, per le pesantissime responsabilità politiche connesse con la gestione della vicenda ACEA. Il suo successore provvederà come primo atto all’azzeramento della STO, per ridare efficienza ed efficacia a tale organo di fondamentale importanza per il controllo delle attività del gestore.
Roberto Caligiore – Sindaco di Ceccano