MONTE SAN GIOVANNI C. – Turnazione idrica estiva, esposto di Fare Verde al Garante
Di seguito il testo integrale dell’esposto dell’Associazione ambientalista Onlus Fare Verde di Monte San Giovanni Campano al Garante per energia elettrica, gas e servizio idrico integrato:
Gentilissimo responsabile dell’Autorità Garante per l’energia Elettrica, il gas e il servizio Idrico integrato, la scrivente Fare Verde Onlus Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano rappresentata dal Dott. Marco Belli nato a Monte San Giovanni Campano il 4.4.1961 ed ivi residente in via Roma 25 espone quanto segue:
Con pubblicazione del 1.6.2016 ,sul sito Web del Comune di Monte San Giovanni Campano negli avvisi pubblici, la società ACEA Ato5 Spa rendeva noto alla popolazione e al Sig. Prefetto di Frosinone il piano di turnazione estiva 2016 per tutto il territorio del Comune di Monte San Giovanni Campano.
Peccato però che il piano di turnazione estiva pubblicato e trasmesso alla Prefettura risulti incompleto e in versione di fantasia.
Nello specifico nel piano che si allega sono state omesse molte zone del territorio compreso il Capoluogo e il centro storico della frazione Colli. Lo stesso piano omette le frazioni di Chiaiamari, buona parte della frazione La Lucca, la frazione Chiaiamari e Porrino per un totale di circa 9.000 abitanti su circa 13000. Sono state escluse tutte le contrade. A ciò si aggiunge che nel Capoluogo e nel Centro Storico di Colli è proibita l’installazione di serbatoi. di stoccaggio per l’acqua sulle coperture delle abitazioni e ciò provoca un esborso da parte degli utenti per l’installazione di serbatoi per lo stoccaggio interni alle abitazioni. Tali impianti risultano onerosi in quanto le case presenti sono nella maggior parte dei casi risalenti al 1600/1700 e già sollecitate da numerosi eventi sismici. Di fatto la popolazione è costretta ad installare serbatoi per l’utilizzo dell’acqua potabile di dimensioni contenute con relativa pompa di sollevamento delle acque e quindi la bolletta per il servizio di fornitura idrica integrata risulta addizionata della spesa occorrente per l’impianto, per la sua manutenzione e per la sua sostituzione in quanto i serbatoi hanno una durata decennale e in più si addiziona il consumo di energia elettrica per il sollevamento dell’acqua potabile.
Tutto questo avviene se l’acqua viene erogata con puntualità altrimenti la popolazione è costretta all’acquisto di acqua imbottigliata perché tutte le sorgenti di superficie hanno la lapide marmorea che ne certifica la NON potabilità. A questo punto però c’è da precisare che il servizio idrico integrato non è costante nel tempo ed infatti si verificano le situazioni più strane e negative per la popolazione che rimane senza acqua per giorni come è accaduto nella frazione Colli e nella frazione La Lucca. Altri problemi si rilevano nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano dove il servizio è attuato con la fantasia più sfrenata ed in orari a piacere di ACEA Ato 5 Spa. Problematiche che si acutizzano con le numerose perdite dall’acquedotto Comunale in gestione ad ACEA che provvede alle riparazioni in tempi Biblici oppure dopo che la scrivente Associazione ha inviato segnalazioni e comunicati alla stampa.
Per renderla edotta su quanto accade Fare Verde le pone in evidenza solo alcuni episodi che ultimamente hanno procurato disagi alla popolazione: La popolazione è scesa per le strade a protestare per l’assenza di acqua dai rubinetti dopo 5 giorni nella frazione di Colli nel mese di Giugno, Il seggio elettorale sito nella Scuola Angelicum rimase senza acqua e dovette intervenire l’autobotte, molte famiglie della frazione La Lucca sono rimaste senza acqua per tre giorni; nuovamente la frazione Colli è rimasta senza acqua potabile per tre giorni, il Capoluogo è servito per sole quattro ore al giorno con pressioni che non riescono a riempire i serbatoi e con orari di fantasia. Le attività produttive spesso richiedono l’intervento dell’autobotte che arriva provvida solo a richiesta del locale albergo mentre alla popolazione l’operatore risponde che la pratica per l’intervento dell’autobotte verrà “lavorata” nelle 48 ore seguenti.
A seguito di questo reclame Fare Verde chiede che venga sanzionato il comportamento di ACEA Ato 5 Spa e che venga misurata la quantità minima di acqua prevista dall’O.M.S. erogata alla contrada Colle Scalone che è servita per due ore in soli due giorni della settimana. L’acqua che arriva a Colle Scalone viene divisa dalla popolazione con gli animali di affezione, con quelli da cortile e con quelli da produzione e siccome nei primi 15 minuti del servizio è erogata solo aria contenuta nelle tubazioni e negli ultimi 30 minuti viene erogata acqua ad una pressione bassissima non si riescono a riempire i serbatoi e quindi non si riesce a capire se alla popolazione arrivino i 40 litri di acqua potabile previsti dall’O.M.S. per la sopravvivenza. Fare Verde non si inventa nulla ed allega il piano di fantasia di ACEA per la turnazione di acqua potabile precisando che è incompleto e non corrisponde alla verità. Infine si precisa che questa situazione si protrae da oltre 4 anni e che lo scorso anno fu emessa Ordinanza Sindacale che addirittura proibiva di abbeverare gli animali. Questo marasma nel nostro Comune, ricco di acqua nel sottosuolo, è completato dai depuratori presenti sul territorio che sono risultati TUTTI malfunzionanti e/o sprovvisti di Autorizzazioni allo scarico come ha accertato l’Arpalazio Sez. di Frosinone con esami di certezza , sopralluoghi e verbalizzazioni trasmessi alla competente Magistratura di Frosinone.
Si coglie l’occasione per porgere i più Deferenti Saluti