VEROLI – Quarta tappa Cammino di San Benedetto ultimata: e domani si ‘sale’ a Trisulti

Partenza da Monte San Giovanni Campano, a 391 metri d’altezza. Arrivo a Veroli (588 metri di altitudine). Un percorso di 14,2 chilometri: una tappa, la quarta, corta ma intensa, che si concluderà con la partecipazione dei pellegrini ai Fasti Verulani. Il Cammino di San Benedetto continua nel segno della fede, della cultura, dello sport e del divertimento. La seconda edizione dell’evento, organizzato dalla Camera di Commercio di Frosinone con il contributo importante dell’Azienda Speciale Aspiin, sta facendo registrare un successo quotidiano.
Subito dopo la partenza, i camminatori hanno visitato il Castello ducale di Monte San Giovanni Campano, costruito prima dell’anno Mille e caratterizzato da due torri, una pentagonale, l’altra quadrangolare che rappresenta un significativo capolavoro militare dell’epoca, con mura spesse, due bertesche e doppio cammino di ronda. Con vie di fuga impenetrabili, contenute nello spessore murario.
Poi i pellegrini hanno proseguito in discesa, costeggiando splendidi uliveti, con una vista da brividi per la contemporanea presenza, in lontananza, dell’Abbazia di Casamari e dei Monti Ernici. Quindi hanno raggiunto la frazione di Colle Pupazzo, per poi intercettare via Carbonaro e via Colle Bianco. Andando avanti lungo la via Maria, si è arrivati all’Abbazia di Casamri, la più importante dell’Ordine Cistercense nel mondo. Una visita entusiasmante, anche e soprattutto per le sensazioni religiose che vengono trasmesse e perfino “respirate”. L’Abbazia fu costruita sui resti dell’antica Cereatae Marianae, patria del console romano Caio Mario, nel 1.005. Poi, esattamente nel 1.152, ai Benedettini successero i Cistercensi. I lavori di costruzione dell’attuale complesso monastico iniziarono nel 1.203 e nel 1.217 l’Abbazia fu consacrata da Papa Onorio III, che la dedicò ai Santi Giovanni e Paolo e alla Vergine Assunta. L’Abbazia subì gli attacchi dei Saraceni, di Giovanni Calcolo e Attendolo Sforza e dei reazionari, nel 1.816. Ma la massiccia costruzione ha sempre resistito. Imponenti la purezza della linea e la grandiosità dello stile gotico-cistercense in Italia. La facciata della Basilica è, al tempo stesso, maestosa e severa.
Dopo un meritato ristoro, i pellegrini hanno proseguito il Cammino in direzione Scifelli, ammirando l’acquedotto romano. Poi hanno raggiunto località Colleberardi e, attraversata la frazione, hanno ammirato il panorama dei Monti Ernici, con il Monte Pedicino in primo piano. Quindi, tutti in direzione Veroli, con una vista mozzafiato che si è “sposata” alla perfezione con la bellezza del sentiero sterrato. Immancabile visita alla Chiesa della Madonna degli Angeli, per ammirare soprattutto gli affreschi del II^ secolo della Cona di San Mauro. La tappa è andata avanti lungo via Contrada Osti e poi lungo un sentiero della Via Francigena, fino ad arrivare all’ingresso del Borgo di Santa Croce. Infine, attraverso via del Vescovado, i camminatori hanno raggiunto la splendida Basilica di Santa Salome. Importante sottolineare che i pellegrini hanno ricevuto la benedizione del Vescovo e a Veroli sono stati accolti quali “ospiti della città”. Partecipando alla serata dei Fasti Verulani.
Domani quinta tappa, da Veroli alla Certosa di Trisulti.

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