ANAGNI – Consorzio Bonifica Sud, improvvise dimissioni di Vinicio Savone
Oggi ho rassegnato le mie dimissioni dalla presidenza del Consorzio di Bonifica a Sud di Anagni per coerenza con la posizione assunta da Coldiretti – di cui presiedo la federazione provinciale – in merito alla legge di riforma del sistema consortile regionale che, già approvata in sede di commissione, sarà discussa mercoledì 3 agosto alla Pisana. Il numero delle bonifiche del Lazio passerà da dieci a quattro nell’ottica, che condivido, di un riordino legislativo finalizzato al contenimento dei costi della rappresentanza politica e all’introduzione di una gestione amministrativa più snella, efficiente e più virtuosa nella gestione delle risorse finanziarie di questi enti, il cui ruolo strategico per l’agricoltura e per la tutela di primari interessi collettivi – come la salvaguardia dell’equilibrio idrogeologico dei territori e il corretto uso delle risorse idriche – viene esaltato dalla riforma. Ho lasciato la presidenza sia per uniformarmi all’atto di indirizzo emanato dai vertici regionali della Coldiretti, sia perché convinto che un Consorzio unico provinciale più strutturato e con una maggiore dotazione di uomini e mezzi farà ancora più e meglio di quanto già di buono siamo comunque riusciti a fare con la nostra efficiente, ma piccola realtà locale. Lascio un ente in salute sotto il profilo finanziario, grazie alla oculata amministrazione dei tributi e solido nell’assetto operativo, condizioni che ci hanno permesso di svolgere con puntualità i programmati interventi di manutenzione e di potenziare il servizio irriguo. Capisco lo smarrimento degli amici imprenditori agricoli che in questi giorni hanno manifestato timori sugli effetti della legge di riordino. Li ho rassicurati. La nuova governance consortile che si insedierà subito dopo il commissariamento di transizione manterrà, anzi eleverà, i già alti livelli di efficienza dei servizi erogati dalla Bonifica di Anagni, con tempestività di risposta rispetto alle esigenze delle aziende agricole. Sottolineo come le dimissioni mie e di altri colleghi dirigenti della Coldiretti testimoniano la esclusività della nostra attenzione agli interessi del mondo agricolo, non certo alla conservazione delle poltrone.
Vinicio Savone