CASSINO – Su Acea e botta e risposta tra amministratori: Di Mambro attacca Picano
“Non riesco a comprendere come dopo cinque anni di bugie, fallimenti e brutte figure, alcuni ex amministratori continuino a parlare e commentare negativamente le azioni di un’amministrazione in carica da appena quaranta giorni, che sta lavorando per ridare lustro ad una città abbandonata e lasciata dall’amministrazione Petrarcone nel degrado più assoluto. Mi fa specie che a parlare, poi, di trasparenza e meritocrazia sia proprio colui che mise nel Cda del Cosilam suo fratello e, giustamente, per una questione di “continuità familiare”, una volta terminato il mandato, la moglie di suo fratello nel nucleo di valutazione del Comune di Cassino. Pertanto, su determinati argomenti, Danilo Picano farebbe meglio a tacere”. Lo ha dichiarato Carmine di Mambro consigliere comunale e presidente della 1° Commissione.
“Inoltre, non contento parla della questione Acea come se non sapesse che tutto l’iter per l’acquisizione dell’acquedotto comunale da parte del gestore del servizio idrico integrato della Provincia di Frosinone è iniziato da un clamoroso svarione, o da un’oculata decisione, prima o poi lo scopriremo e, in entrambi i casi non ci faranno una bella figura, dell’amministrazione Petrarcone, che non si è costituita in giudizio dinanzi al Tar. Dunque, il buon principe De Curtis, direbbe: ma mi faccia il piacere!
In conclusione il sottoscritto non riesce a capire come del resto tutta l’amministrazione D’Alessandro come determinati individui che hanno gestito in modo disastroso il Comune di Cassino possano essere, oggi, credibili nell’accusare questa maggioranza, che dal primo giorno in cui ha messo piede nell’ente di piazza De Gasperi non ha fatto altro che gestire e trovare soluzioni a criticità sia economiche che amministrative nascoste da Petrarcone e la sua banda”. Ha concluso il consigliere comunale, Carmine Di Mambro.