CECCANO – Strade disastrate, diffida ad Astral e Provncia da Ruspandini
“Nei mesi scorsi abbiamo sollecitato l’ASTRAL – l’Azienda Strade Lazio – e l’Amministrazione Provinciale di Frosinone per il ripristino della pavimentazione stradale dei tratti che su Via Gaeta e Via Matteotti, ricadono nella rete viaria regionale, ma malgrado la nostra urgente richiesta da parte di questi enti non c’è stato nessun intervento”. Esordisce così Massimo Ruspandini, nelle sue vesti di Vice Sindaco di Ceccano, dopo la nuova missiva spedita ieri alle due istituzioni che purtroppo “stanno dimostrando di non considerare affatto, come la situazione attuale metta quotidianamente in pericolo l’incolumità dei cittadini di Ceccano e di tutti quelli che ogni giorno impegnano queste strade”. Come Amministrazione cittadina, conferma Ruspandini “proprio perché abbiamo a cuore la sicurezza delle persone, sin dall’inizio del nostro mandato abbiamo iniziato a monitorare le consistenze del manto stradale perché riteniamo che la cura del territorio passi anche dal controllo costante dei lavori di ripristino di cui le nostre strade hanno bisogno e, davanti a questo muro di gomma dell’Astral e della Provincia, crediamo sia giusto sollecitare interventi”. Il primo sollecito il Comune di Ceccano lo ha addirittura inviato il 28 aprile scorso, ma da allora nessuna attività è stata intrapresa da parte degli enti preposti “e pertanto – ricorda il Vice Sindaco di Ceccano – è stato necessario inviare ora non un nuovo semplice sollecito, ma una diffida” affinché si provveda – così recita il testo – “ad effettuare l’urgente ripristino delle strade in oggetto, in quanto la pavimentazione stradale presenta buche e sconnessioni molto pericolose per la viabilità, come già comunicato”. “Dato il potenziale pericolo – continua la diffida – la richiesta riveste carattere d’urgenza”. Un’urgenza che, al contrario di quanto riguarda l’Amministrazione Caligiore, sembra non essere colta né dall’Astral, né dalla Provincia che, restando così le cose, pare che “preferiscano mantenere queste strade come colabrodo e fonte di pericolo costante, anziché restituirle dignitosamente alla viabilità dei cittadini eliminandone definitivamente sia il degrado, che tutti gli elementi di pericolosità oggi ancora presenti”.