MINTURNO – Scoperta dalla Finanza coltivazione di canapa indiana
In adesione all’indirizzo operativo ed a specifiche direttive del Comando Provinciale di Latina, è stata intensificata l’attività di controllo economico del territorio per la prevenzione e la repressione dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, a seguito della quale è stata individuata e sottoposta a sequestro dai militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Formia e della Sezione Aerea di Pratica di Mare un’area di circa 2.500 mq adibita a coltivazione di canapa, ubicata nelle campagne del comune di Minturno (LT).
A partire dal mese di aprile del corrente anno è stata sviluppata una specifica attività info-investigativa, nel settore dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nella circostanza, l’attività ha permesso preliminarmente di appurare che in località Tremensuoli del comune di Minturno si era venuta a creare una vera e propria “piazza di spaccio” di sostanze stupefacenti, con particolare riferimento all’utilizzo di canapa trattata con metadone, oggi chiamata comunemente “amnesia”.
L’attività, sviluppata attraverso sopralluoghi, pedinamenti e acquisizioni di notizie, ha consentito alle Fiamme Gialle di apprendere che la particolare e pericolosa sostanza stupefacente proveniva da una coltivazione ubicata su una vasta area agricola, ingannevolmente indicata come “coltivazione di canapa a scopo industriale”.
Il soggetto monitorato, utilizzatore dell’area, nonché produttore e venditore della sostanza stupefacente, aveva trasformato alcuni locali di un immobile in un vero e proprio “laboratorio chimico”, nel quale provvedeva, prima della commercializzazione, alla trasformazione chimica della sostanza stupefacente.
Dietro la parvenza legale di una coltivazione di canapa industriale, infatti, il G.A. realizzava dei veri e propri cocktail chimici, immergendo la canapa nel metadone al fine di potenziarne l’effetto del delta-9-tetraidrocannabinolo, detto comunemente THC, producendo di fatto una sostanza che poteva essere venduta sia essiccata, per essere poi fumata dall’acquirente, sia allo stato vaporoso, per essere inspirata attraverso specifici inalatori.
L’intera area agricola adibita alla coltivazione della cannabis, risultata essere pari a 2500 mq, è stata sottoposta a sequestro e, su disposizione dell’A.G. inquirente e con la collaborazione del personale del Corpo Forestale dello Stato, si è proceduto alla catalogazione, quantificazione e campionatura della sostanza stupefacente, che è risultata essere pari a kg. 4.180, per un totale di 104.500 piante.
Il responsabile è stato tratto in arresto per violazione degli artt. 73 D.P.R. nr. 309/90 e 2 della legge 2 ottobre 1967, nr. 895.