ROMA – Ambiente, Santori: “Villa Celimontana chiusa per caduta alberi”

“Il cartello apposto all’ingresso di Villa Celimontana “su disposizione del Comune di Roma il parco rimarrà chiuso temporaneamente per caduta alberi” è il manifesto del grave stato di degrado in cui versa la cura del patrimonio verde della Capitale. Una situazione paradossale se si pensa che dal 22 settembre, cioè tra due giorni, proprio Villa Celimontana ospiterà il “Festival della Letteratura di viaggio”. Un viaggio sì, ma nell’incuria”.  Lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.
“Purtroppo Villa Celimontana condivide il suo pessimo stato di salute con Villa Torlonia o Villa Aldobrandini, senza dimenticare Villa Ada, Villa Sciarra e Villa Pamphilj: il comune denominatore resta la condizione di abbandono, unitamente alla carenza di personale preposto alla manutenzione di queste splendide aree. Assenza di mezzi e fondi, e un appalto per la cura del verde pubblico ancora assente, il tutto aggravato dalla lentezze amministrative, rendono queste realtà uniche in Europa e nel mondo luoghi pericolosi, quasi inaccessibili e pieni di insidie. Il panorama – continua Santori – è desolante: erba incolta o prati bruciati dal Sole a causa del malfunzionamento del sistema di irrigazione, tronconi di alberi mai sostituiti o privi di manutenzione che possono crollare da un momento all’altro, palme storiche falcidiate dal punteruolo rosso con esemplari malati lasciati a terra per mesi. Ho effettuato un sopralluogo nell’area del Celio denominata Aquarium e di competenza della Sovrintendenza Capitolina – prosegue l’esponente Fdi – e anche lì il degrado è imperante. A terra giacigli di fortuna dove dormono persone che usano l’area come dimora, piccole discariche a cielo aperto che affacciano sul Colosseo in un degrado infinito che dovrebbe far vergognare la città agli occhi dei tanti turisti che frequentano queste zone. E’ necessario che la sindaca Raggi e l’assessora Muraro escano dall’immobilismo che le tiene chiuse nel Palazzo e si rendano conto che è urgente un piano di rilancio delle ville storiche, una mappatura seria del verde pubblico che eviti crolli improvvisi delle alberature alle prime piogge, e lo sblocco degli appalti per la manutenzione del nostro patrimonio che altrimenti rischia definitivamente di sprofondare nel più totale degrado”.

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