ARCE – Calati drasticamente i contratti di apprendistato: indagine comunità montana

“Calano i contratti di apprendistato in tutti i settori, soprattutto in quello dell’artigianato, una grande risorsa occupazionale per l’Italia in genere e per il nostro territorio”. Il consigliere provinciale di Forza Italia, Gianluca Quadrini, commenta i dati rilasciato dall’Ufficio studi Cgia, che segnalano la forte flessione dei lavoratori apprendisti.

Emerge così che, tra il 1970 e il 2015, gli assunti con questa tipologia di contratto è diminuita del 43%, passando da oltre 721mila a quasi 410mila. “La colpa  di questo trend negativo è della crisi economica” – afferma Quadrini –  ma a gravare sono state anche le novità legislative, in particolare la riforma Treu del 1997 che, come sottolinea la nota diffusa dalla Cgia, ha alzato l’età per utilizzare questa tipologia contrattuale estendendola anche ad altri settori produttivi, e il bonus assunzioni introdotto dall’attuale premier Matteo Renzi”.

Dai dati Cgia, l’area più colpita risulta il Sud Italia. Nel Lazio, in particolare, dal 2009 a oggi gli apprendisti artigiani sono scesi di quasi il 50%, passando da circa 11mila a circa 6mila unità. “Occorrono degli interventi mirati”- aggiunge il consigliere provinciale – “in grado di risollevare il settore dell’artigianato che invece di essere tutelato, negli ultimi anni, è stato sottoposto a una politica che ne ha aumentato la pressione fiscale e contributiva, non permettendone purtroppo la ripresa”. Infine, bisognerebbe intervenire anche a livello culturale. Quadrini infatti, sottolinea come un tempo, l’artigianato era il fiore all’occhiello del nostro Paese, invidiato da tutto il mondo. Al giorno d’oggi, invece, lavorare in questo ambito verrebbe, erroneamente, visto dai giovani come un ripiego.

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