CECCANO – Piano Regolatore Generale, le perplessità del PSI

Nel leggere il comunicato stampa di Ruspandini dove l’Assessore parla in modo poco chiaro del Piano Regolatore di Ceccano viene spontaneo chiedersi se il Sindaco Caligiore si sia liberato dalla delega all’urbanistica.

Del resto questo sarebbe l’ennesima conferma del fatto che il primo cittadino “sulla carta” non abbia il tempo o le competenze per affrontare temi di importanza assoluta come il PRG comunale, vero e proprio volano per lo sviluppo e la crescita della città.

È pur vero però che se Ruspandini fosse stato Assessore all’Urbanistica come prima cosa avrebbe dovuto documentarsi e approfondire l’argomento, di per se molto articolato e serio, senza cosi dover correre il rischio di parlare a sproposito e con la solita superficialità e inesattezza a cui ci ha abituati ormai da tempo.

Il comunicato stampa infatti diventa l’ennesima riprova dell’immagine desolante di una amministrazione che naviga a vista in mare aperto, in cui la capacità di saper dare alla città risposte certa in tempi certi è davvero sconosciuta.

Il futuro per Ruspandini è davvero un concetto lontano. Un contenitore in cui relegare tutte le poche idee che gli balenano nella testa, senza che un minimo di programmazione gli consenta di poter garantire un termine di scadenza certo: e questo accade anche per la presentazione di un nuovo PRG.

Il PRG di Ceccano è stato adottato nel 1987 e approvato dalla Regione Lazio nel 2004. Tuttora è in uso quello strumento prezioso e imprescindibile che è stata la bussola per il lavoro onesto dei tecnici e per le programmazioni lungimiranti ed efficaci delle passate amministrazioni comunali.

Un lavoro del resto considerato ben fatto dallo stesso Ruspandini che, riconoscendone la validità, allude a presunte interpretazioni non autentiche da parte non si capisce di chi, attribuendo a queste variazioni estemporanee -e non alla Piano- il cattivo sviluppo urbanistico del territorio.

Ebbene, far riferimento a presunte interpretazioni non rende merito alla serietà dimostrata nei fatti e nel tempo ha dimostrato di saper dimostrare per lo sviluppo della città a tutto tondo.

Qualora Ruspandini avesse notizia, o personale conoscenza, di interpretazioni difformi del PRG può farlo presente nelle sedi deputate, quello che non può continuare a fare è prendere tempo di fronte al nulla amministrativo di cui è attore protagonista.

Le Amministrazioni che hanno preceduto il governo Maliziola hanno potuto lavorare su Linee Guida alla base del nuovo PRG solo dopo l’approvazione del Piano Regionale e poi del Piano Provinciale, in quanto il PRG comunale deve per obbligo di legge fare riferimento al PRT provinciale, approvato nel 2007.

L’amministrazione a guida Maliziola avrebbe dovuto unicamente approvare le Linee Guida in Consiglio comunale e non lo ha fatto.

L’attuale amministrazione avrebbe potuto fare altrettanto dal giorno seguente il suo insediamento, e dopo un anno -e quasi mezzo ormai- ancora non lo ha fatto: non ha rinnovato fiducia al lascito del passato e non ha avuto la capacità di proporre eventuali altre revisioni.

Oggi il Vice sindaco Ruspandini, non si comprende bene neppure a quale titolo, ci viene a raccontare che, in un futuro remoto che ha la stesso termine della centinaia di altre favole raccontate in campagna elettorale e durante questa prima fase di amministrazione targata Caligiore, i fienili delle campagne diventeranno la fortuna della nostra città.

Benissimo anche i fienili ma questa città attende scelte e azioni immediate che ne favoriscano la crescita e che la scuotano da un torpore di oltre un anno che balconette costosissime, babbi natale e fiere campionarie dall’annunciato e disatteso respiro intergalattico non hanno minimamente scalfito.

PSI- Sezione “S. Pertini” Ceccano

Il Segretario – Antonio Ciotoli

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