LATINA – Lotta al caporalato, indiano tratto in arresto
Nell’ambito di mirate indagini svolte dalla Polizia di Stato – DIGOS della Questura di Latina, dai Carabinieri del Comando Provinciale e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Latina sul fenomeno del Caporalato in agricoltura, è stato tratto in arresto questa mattina un cittadino indiano, regolare sul territorio nazionale. Si tratta di JIT Parm, nato a Bharowal (India) l’11.12.1969, residente a Sabaudia, accusato del reato previsto e punito dall’art. 603 bis c.p. (Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro) per aver svolto, come capo-squadra nell’azienda agricola Centro Lazio di Sabaudia (LT), un’attività organizzata di intermediazione caratterizzata da sfruttamento mediante violenza e/o minaccia (approfittando anche dello stato di bisogno e di necessità) nei confronti di alcuni suoi connazionali, che venivano regolarmente assunti dall’azienda per lavorare nelle campagne, in cambio dovevano anche pagargli somme di denaro ingiustificate.
Inoltre, è stato disposto il Sequestro Preventivo di un terreno privato sito a Sabaudia in via Portosello n. 5164, ove sorgono alcune baracche che ospitano cittadini indiani dediti a lavorare nelle campagne. Le indagini svolte hanno permesso di constatare che ognuno di essi (alcuni clandestini sul territorio nazionale), per vivere lì in condizioni di estremo degrado, pagava somme di denaro ogni fine mese al marito della proprietaria del sito.
Si tratta di due coniugi romani, residenti nella Capitale: D.G. di 74 anni l’uomo e P.M. di 69 anni, la donna, che dovranno rispondere di favoreggiamento alla permanenza illegale di cittadini stranieri clandestini sul territorio nazionale (art. 12 co. 5 D. Lgs. 286/98)
Come noto, lo scorso martedì 18 ottobre il Parlamento ha approvato in via definitiva il Disegno di Legge Martina-Orlando sul Caporalato, che rafforza le misure atte a contrastare il fenomeno del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura.