REGIONE – Valle del Sacco, definita perimetrazione: ora Legambiente chiede rapida bonifica
Anche Legambiente, insieme ai comuni interessati e alle istituzioni territoriali, era presente ieri all’incontro che si è svolto presso l’auditorium del Ministero dell’Ambiente a Roma, durante il quale sono state presentate le contro-deduzioni di Ministero e Regione Lazio alle osservazioni dei comuni sulla perimetrazione del SIN Valle del Sacco.
“Ora che il perimetro del SIN Valle del Sacco è definito si vada velocemente all’avvio della caratterizzazione e poi della bonifica – commenta Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio -. Esprimiamo grande soddisfazione per il bel lavoro di concertazione che Regione Lazio e Ministero hanno saputo mettere in campo, operazione realizzata peraltro con una tempistica adeguata e con risultati evidentemente positivi. La bonifica è il primo indispensabile passo per immaginare un futuro in cui siano prioritari i temi della sostenibilità ambientale e della salute delle persone, ma anche l’unico metodo possibile per un nuovo sviluppo economico e occupazionale green della valle. Legambiente, con tutta la rete dei circoli attivi nella Valle del Sacco, continuerà a portare avanti le idee di sviluppo eco-sostenibile e di valorizzazione del territorio e delle sue risorse, come il contratto di fiume del Cosa e l’avvio di quello del Fiume Sacco. Al tempo stesso ribadiamo la richiesta di moratoria a nuovi impianti inquinanti all’interno del SIN, prima che venga fatta la bonifica e che si abbia certezza sui livelli e la tipologia della contaminazione dell’area”.
La Valle del Sacco è già tristemente protagonista di processi penali in corso, studi scientifici che confermano l’alto tasso di patologie tumorali tra gli abitanti, inchieste recenti sulla presenza di fanghi tossici smaltiti illecitamente in aree industriali.
“Adesso manca solo il decreto ministeriale conclusivo a chiudere con il perimetro del SIN – conclude Scacchi – e chiediamo al ministro Galletti di firmarlo entro il prossimo novembre, come peraltro si ipotizzava nell’incontro di ieri, mantenendo in tal modo la procedura nei tempi adeguati e dando velocemente alla Regione Lazio la possibilità di avviare la caratterizzazione e la bonifica”.