CASSINO – Resoconto Festa dell’Albero comunale
Il Sindaco del Comune di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro si è recato, come da tradizione, in una scuola dell’infanzia della città in occasione della Festa degli Alberi. Quest’anno il primo cittadino ha fatto visita al plesso scuola dell’infanzia di via Zamosch, accompagnato dall’Assessore alle Politiche Sociali, Benedetto Leone e dal presidente della Commissione Politiche Sociali, Francesca Calvani, per provvedere alla messa a dimora due alberi, un ulivo e un limone, per salutare i piccoli alunni e il personale docente.
“Per fare tutto ci vuole un fiore. –ha dichiarato il Sindaco, Carlo Maria D’Alessandro – E’ l’insegnamento che ci hanno dato e che continuano a dare ai nostri figli attraverso una celebre canzone. Le parole sono semplici, ma colpiscono nel profondo dei valori essenziali e insegnano il giusto, ovvero la forza e i miracoli della natura e l’importanza del suo rispetto.
Fra le continue meraviglie della natura, l’albero è quella che si avvicina di più a quella dell’uomo. Questa è una delle tante frasi presenti nell’opuscolo, stampato nel 1959 per pubblicizzare la festa degli alberi e la ricorrenza di oggi, che si tramanda da moltissimo tempo, ci ricorda che tutti possiamo fare qualcosa per l’ambiente che ci circonda.
Oggi, per esempio, abbiamo piantumato due alberi, ma è importante ricordarne il valore tutti i giorni attraverso piccoli gesti quotidiani, come non gettare le carte per terra o sprecare acqua ed energia. I sorrisi di questi bambini sono quanto di più caro abbiamo. Quando hanno cantato la canzone dell’albero tutti insieme, ho dovuto riconoscere che hanno ragione loro: per tirar su un albero forte, per gioire della bellezza del fiore ed assaporare la dolcezza del frutto dobbiamo partire dall’attenzione che mettiamo nella semina.
Rendiamo omaggio ai polmoni verdi del territorio, cercando sempre di sensibilizzare le giovani generazioni alla sostenibilità ambientale ed al rispetto della natura. Sempre”. Ha concluso il Sindaco del Comune di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro.