CECCANO – Gestione rifiuti, dal PSI una lettera all’Anticorruzione
Che l’amministrazione comunale di Ceccano guidata dal sindaco Caligiore stia provocando danni senza precedenti riteniamo che sia un fatto ormai assodato. Una compagine che continua a muoversi senza alcuna direzione precisa, vivendo alla giornata e priva di una qualsiasi programmazione di medio o lungo termine. Tra le ultime azioni intraprese, crediamo che la questione della gestione dei rifiuti rappresenti un esempio lampante dell’impreparazione di questi signori. I componenti della sezione ‘Pertini’ del PSI di Ceccano e il consigliere comunale Luigi Compagnoni vogliono vederci chiaro. Per questo, è stata preparata e spedita una lettera all’Autorità nazionale anticorruzione, nella quale si chiede di valutare la proroga sine die concessa alla ditta che 5 anni fa si aggiudicò l’appalto. Scaduti i termini, infatti, non è stata indetta alcuna nuova gara ma, con una semplice nota a firma del responsabile di settore e senza alcun passaggio in Giunta o Consiglio Comunale, è stata concessa l’autorizzazione a proseguire il servizio senza alcun limite temporale. È una cosa normale? Si è trattato di una procedura lineare e rispettosa? A questo punto, poiché dall’amministrazione si continua a fare finta di niente, abbiamo deciso di chiedere il parere del massimo ente nazionale in materia di anticorruzione. Di seguito riportiamo il testo integrale della lettera.
“Spett.le ANAC,
il sottoscritto Consigliere Comunale Arch. Compagnoni Luigi ed i rappresentanti del Direttivo della Sezione di Ceccano del P.S.I. di Ceccano, in ordine alla gestione della pratica relativa al contratto di appalto avente ad oggetto la raccolta differenziata dei rifiuti e della proroga attuata dall’Amministrazione Comunale di Ceccano, comunicano e rappresentano quanto segue.
Preliminarmente appare opportuno rilevare che:
1) in data 29 marzo 2011 il Comune di Ceccano (FR) sottoscriveva regolare contratto di appalto “per il servizio della raccolta differenziata nel territorio comunale intergrato porta a porta” che, a seguito di gara di affidamento effettuata ai sensi del codice dei contratti (D.lgs 163/2006), vedeva aggiudicataria la ditta A.T.I. GEA SE.AM per la durata di anni 5 (cinque) ed un importo complessivo di € 11.190.818,18 (€ 2.238.163,64 annui da assoggettarsi ad IVA); (All. 1)
2) in data 02 agosto 2016 con Deliberazione n°206 la Giunta Comunale approvava la Relazione tecnica predisposta dagli Uffici comunali del V Settore recante le linee guida per l’affidamento del servizio di raccolta integrata dei rifiuti solidi urbani e servizi connessi; (All. 2)
3) in data 30 settembre 2016, alla scadenza del termine contrattuale dell’appalto di cui al punto che precede, l’Amministrazione Comunale di Ceccano, con semplice nota Prot. 18200 del 30/09/2016 a firma del Responsabile del V Settore Dott. Filippo Sodani, senza ulteriore atto propedeutico della Giunta e/o del Consiglio Comunale, prorogava di fatto il contratto avente ad oggetto la raccolta dei rifiuti a beneficio della Ditta aggiudicatrice con comunicazione del seguente tenore: “Si comunica che, nelle more della formalizzazione degli atti di gara per l’affidamento del servizio di Raccolta differenziata di questo Comune, attualmente in fase di ultimazione, la Vs Ditta, con decorrenza 01/10/2016, è autorizzata a continuare il servizio in oggetto ai sensi dell’art. 125, comma 10, lett. C) del D.lgs 163/2006 e s.m.i.. Si precisa che tale disposizione trova applicazione anche a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, D.lgs 50/2016 del 18/04/2016, così come comunicato dall’ANAC con comunicato del Presidente dell’11 maggio 2016” (All. n°3).
Ebbene, in premessa quanto sopra rappresentato, si portano all’attenzione della Ill.ma Autorità in indirizzo gli atti procedurali e amministrativi che, secondo l’Amministrazione Comunale di Ceccano, ovvero il Sindaco ed il suoi collaboratori, dovrebbero legittimare la proroga del contratto di appalto avente ad oggetto la raccolta differenziata dei rifiuti.
In particolare si evidenzia che l’Amministrazione pone alla base del proprio operato e della proroga, così come richiamato dal Funzionario del V settore nella nota indicata al punto n°3, l’art. 125 del Codice degli appalti che, formalmente abrogato dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici, sarebbe ancora operativo ed applicabile in base al parere reso dall’ANAC l’11 maggio 2016: il comunicato de quo, recante “le indicazioni operative alle stazioni appaltanti e agli operatori economici a seguito dell’entrata in vigore del Codice dei Contratti Pubblici, D.lgs n°50 del 18.04.2016”, al punto n°1 indica i casi in cui è possibile ancora l’applicazione delle norme del Codice abrogato e, nel dettaglio, non si rinviene alcuna ipotesi riconducibile al caso del Comune di Ceccano né, d’altronde, il riferimento normativo viene specificata nel comunicato di proroga.
Nel caso in esame, infatti, la proroga accordata dall’Amministrazione Comunale alla Ditta A.T.I. GEA SE.AM non si può ricondurre all’ipotesi dell’avviso pubblicato prima del 19.04.2016, né può al caso di affidamenti aggiudicati prima dell’entrata in vigore del nuovo codice per cui siano disposti rinnovi contrattuali e/o proroghe tecniche limitate al tempo necessario per l’aggiudicazione della nuova gara: infatti l’Amministrazione Comunale di Ceccano ha provveduto unicamente ad approvare le linee guida per l’affidamento dei servizi di raccolta (solo in sede di Giunta Comunale e non in Consiglio) e la proroga è stata concessa sine die, senza far riferimento alcuno alla durata, alle condizioni di proroga (tra l’altro non prevista nel contratto di appalto originario), quindi in violazione della normativa direttamente applicabile, e non passando per l’approvazione né in sede Consiliare né in Giunta Comunale, ma con una semplice nota a firma del Responsabile del V settore.
Tanto in premessa si invia la presente nota e la documentazione allegata per ogni determinazione ritenuta opportuna al caso in esame in cui, a parere dei sottoscrittori, si ravvisa che l’Amministrazione Comunale di Ceccano abbia operato e continui a farlo in spregio alle più elementari regole normative e di buon amministrazione che devono guidare l’azione di governo cittadina”.