CECCANO – Messa alla prova, Comune in prima fila

Dopo mesi di scrupoloso lavoro ed attenta comprensione del nuovo istituto giudiziario riabilitativo della cosiddetta “messa alla prova”, Ceccano, tra i centri più grandi del Basso Lazio, è uno dei primi ad averlo sottoscritto con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Frosinone. Ieri mattina in conferenza stampa, il Sindaco Roberto Caligiore (nella foto) ha doverosamente riconosciuto “come Amministrazione di manifestare orgoglio civico per la stesura della convenzione che consente a persone coinvolte in procedimenti giudiziari di minore allarme sociale, di chiedere la sospensione del loro processo a fronte di un impegno in lavori di pubblica utilità”.
L’Assessore alla Pubblica Istruzione, Mario Sodani, ha sottolineato che “Ceccano sta dimostrando di aprirsi ad un nuovo umanesimo democratico in cui mette al centro l’uomo, consentendo a chi potrà essere sottoposto a procedimenti penali, per reati minori e che comunque non mettono a repentaglio o in discussione la sicurezza cittadina, di scontare la pena in prestazioni gratuite di lavoro in favore della collettività”. Per l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Frosinone, il Direttore Paolo Guerra ha espresso parole di apprezzamento per “la sensibilità dimostrata dal Comune di Ceccano che, come Papa Francesco durante il Giubileo dei carcerati, ha voluto fare un atto di clemenza importante sottoscrivendo questa misura che consente ad un imputato, macchiatosi ad esempio solo di reati stradali, amministrativi e comunque soggetti a pene pecuniarie o di minore detenzione temporale di potersi riscattare una sola volta con un periodo gratuito di lavoro svolto in favore della collettività”. “L’estinzione di questi reati minori – ha poi detto la Dott.ssa Patrizia Romano – diventa possibile con questa convenzione perché assicura sorta di riconciliazione tra lo Stato e il cittadino che è incorso in ‘errore’, nella prospettiva di evitarne l’ingresso in un circuito  più afflittivo e che potrebbe penalizzarne il futuro stesso o dei suoi familiari”.
Scongiurare  il rischio di recidiva è pertanto un orizzonte nuovo ed al quale tutta l’Amministrazione Caligiore crede anche perché, come ha poi spiegato l’avvocato Stefano Gizzi, quale Assessore alla Cultura “questo è un segnale sociale importante, in quanto è un’iniziativa concreta di profondo senso civico”. Va doverosamente specificato che gli imputati potranno accedere alla misura una sola volta, rendendosi disponibili per lavori di pubblica utilità pari ad un periodo non inferiore ai 10 giorni in cui saranno monitorati e seguiti da personale dell’UEPE di Frosinone e dei Servi Sociali di Ceccano.

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