FROSINONE – Mancata perequazione delle pensioni, interviene la Cisal

La  segreteria provinciale del Sindacato CISAL  di Frosinone (Dario Lanzi e Massimo Arilli) interviene sulla questione dei ricorsi per ottenere i rimborsi della mancata perequazione delle Pensioni.
Nel 2011 il governo Monti  per le pensioni superiori a tre volte il minimo Inps (circa € 1.400,00 lorde), aveva previsto il blocco totale della perequazione per il 2012 e il 2013

Successivamente diversi pensionati, e Associazioni  ritenendo illegittima la norma,   proposto decine di ricorsi con richiesta alla Corte Costituzionale  dell’esame della questione di legittimità costituzionale della norma .

Infatti la Corte Costituzionale, con sentenza 70/2015 ha  dichiarato l’incostituzionalità della norma per violazione dei “limiti di ragionevolezza e proporzionalità, con conseguente pregiudizio per il potere di acquisto del trattamento stesso e con ‘irrimediabile vanificazione delle aspettative legittimamente nutrite dal lavoratore per il tempo successivo alla cessazione della propria attività’”.
A partire da quel momento l’Inps avrebbe perciò dovuto applicare la normativa previgente e corrispondere a tutti i pensionati interessati le somme non percepite per effetto della norma dichiarata incostituzionale.

Senonché, a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale, il Governo Renzi è intervenuto con il D.L. 65/2015 e, cercando di dare attuazione ai principi della Consulta, ed ha previsto un rimborso parziale modulato a scaglioni, con esclusione delle pensioni di importo superiore a sei volte il trattamento minimo complessivo Inps (circa € 3.000,00 lorde) e ha limitato l’operatività della rivalutazione per i due bienni successivi.         Di conseguenza tutti i pensionati interessati dalla normativa,  dichiarata incostituzionale, hanno subito una perdita secca definitiva superiore al 50%.
La sentenza 70/2015 della Corte Costituzionale vale nei confronti di tutti i pensionati, purché gli stessi si attivino per tempo a far valere il loro diritto.

Quindi  il pensionato per non vedersi preclusa la possibilità di ottenere i propri arretrati in riferimento al biennio 2012-2013 con ricalcolo del trattamento pensionistico per gli anni successivi, Deve rivolgersi agli enti di Patronato e CAF  CISAL al più presto, perché vanno predisposte iniziative legali contro l’Inps , entro il 31 dicembre 2016.

Qualora l’Inps dopo l’invio di tale pratiche non provveda all’erogazione delle somme dovute come stabilito dalla Corte Costituzionale si dovrà agire in giudizio, davanti alla Magistratura Ordinaria per i Pensionati INPS , cosa ben diversa per i Pensionati ex dipendenti pubblici i quali dovranno fare ricorso alla Corte dei Conti . Naturalmente per evitare qualsiasi eccezione, il consiglio è quello di procedere il prima possibile, ovvero prime delle Festività di fine anno.

Per tutti i Pensionati, interessati ad attivarsi concretamente per le azioni a tutela finalizzate a ottenere i dovuti rimborsi possono rivolgersi presso gli uffici del Sindacato CISAL  e Patronato ENCAL-INPAL  SEDE di FROSINONE Via Per Fiuggi, 14 e la sede di  ALATRI Via S.S.155 La Donna 7.

Frosinone
Segreteria CISAL FR

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