SORA – Le cartiere del Liri presentate in un Convegno Internazionale a Napoli

Si è tenuto nei giorni scorsi a Napoli, presso l’Università degli Studi “Federico II”, il VII Convegno Internazionale di Studi CIRICE 2016 (Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea) sul tema “Delli Aspetti de Paesi. Vecchi e nuovi Media per l’Immagine del Paesaggio”, con la presenza di numerosi studiosi italiani e stranieri. Si è trattato di un grande successo di partecipazione che attesta il rilevante interesse scientifico delle tematiche proposte.

Al Convegno ha partecipato l’arch. Stefano Manlio Mancini – originario di Isola del Liri ma da anni residente a Salerno, già funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Salerno e Avellino e attualmente membro dell’AIPAI – Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale – con una relazione sul tema “Le cartiere del Liri”.

Nel corso del suo intervento, l’arch. Mancini – studioso di Archeologia industriale e autore di diverse pubblicazioni sulla storia dell’industrializzazione del Mezzogiorno d’Italia – ha illustrato, con una serie di interessanti immagini (di cui alcune degli inizi del ‘900), i processi di lavorazione della carta nelle fabbriche di Isola del Liri e Sora, evidenziando la vocazione industriale e produttiva del territorio lirino. L’architetto stesso si è poi soffermato sull’analisi di due tra i principali opifici della città delle cascate: la cartiera A. Mancini (già Courrier) – un particolare esempio di unità tipologica fabbrica-villa presente nell’intera zona che ancora oggi, come in passato, costituisce un particolare esempio di quella compenetrazione tra le funzioni della residenza e della produzione – e il complesso “Fibreno” (l’antica “Cartiera del Fibreno” dei Lefebvre), il più importante impianto industriale cartario dell’Italia centromeridionale alla fine dell’800 e uno degli elementi più significativi dell’espansione ottocentesca lungo l’asse stradale per Sora.

Proprio quest’ultima fabbrica, negli ultimi anni, è stata interessata da un progetto promosso dall’amministrazione comunale di Isola del Liri e che prevede una prima sistemazione di una parte di essa (un tempo denominata “Soffondo”), per recuperare – attraverso un intervento di restauro conservativo – l’antico immobile industriale, attualmente in stato di completo abbandono, da destinare a sede del “Museo della Civiltà della Carta”.

Il progetto rientra, inoltre, nell’ambito di un più generale programma – finanziato dalla Comunità Europea, dalla Regione Lazio, dal Ministero dei Lavori Pubblici e dal Comune stesso – volto al recupero ed alla conservazione dello straordinario patrimonio di memorie, di cultura, di attività della cittadina isolana, per lungo tempo trascurato e che merita certamente un’adeguata valorizzazione, tenendo conto dei principi universalmente espressi in materia di tutela dei “monumenti industriali”.

prof. arch. Stefano Manlio Mancini

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