SORA – Omicidio Gilberta Palleschi, oggi le prime perizie sul reo confesso
Si è conclusa la prima parte della perizia psichiatrica su Antonio Palleschi (foto), il muratore di Sora condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della professoressa Gilberta Palleschi. Al colloquio svoltosi nel carcere di Cassino e durato circa un’ora hanno preso parte insieme al legale della famiglia della vittima l’avvocato Contucci, i periti di parte Alessandro Meluzzi nominato dai familiari di Gilberta e Walter Gabriele per l’imputato, oltre al legale della difesa, Antonio De Cristofaro.
“Parliamo di un soggetto che continua a non mostrare alcun segno di pentimento ma è pienamente consapevole del reato commesso e del perché si trovi in carcere, questo mi sembra un chiaro indice della capacità di intendere e di volere dell’assassino” – ha dichiarato l’avvocato Contucci, sottolineando che durante il colloquio, l’imputato avrebbe ripetuto più volte di essere una persona normale senza però saper spiegare il perché del macabro delitto. L’avvocato della famiglia della vittima ha, inoltre, evidenziato come, durante l’incontro, Antonio Palleschi abbia perfettamente ricordato banali episodi della sua infanzia, ma avrebbe affermato di non ricordare nulla dell’ omicidio.
“Mi domando come possa ricordare di aver rubato una ciliegia da bambino e dimenticare, invece, una vicenda molto più grave e recente” – ha concluso Contucci.
Intanto al termine del primo step dell’Iter di perizie, esami e colloqui che continuerà per i prossimi 50 gg il prof. Antonio Meluzzi ha ribadito che secondo la sua disamina, l’omicida avrebbe piena consapevolezza dell’atto compiuto e che Antonio Palleschi non sarebbe altro che un sex-offender che deve scontare la sua pena in carcere poiché in pieno possesso delle sue facoltà mentali.
Non resta, dunque, che attendere gli altri esami sul reo confesso, che verrà ora sottoposto ad una serie di test psicoattitudinali e ad una tac, in vista del prossimo incontro fissato per il 21 dicembre.