VOLLEY A1 – Biosì Indexa Sora niente paura: ancora una vittoria tra le mura del PalaGlobo

Corona una giornata storica nel migliore dei modi la Biosì Indexa Sora che ancora una volta lascia il campo a punteggio: il 3-2 imposto alla Kioene Padova vale, infatti, altre 2 lunghezze,  importantissime in ottica Coppa Italia oltre che per la classifica. Infrasettimanale ricco di emozioni sportive e non: l’impresa bianconera è stata infatti anticipata dalla presenza del Vescovo Gerardo Antonazzo che, assieme a patron Gino Giannetti, ha concluso un accordo anticipato sulle nostre pagine nei giorni scorsi e presentato al PalaGlobo attraverso un’esclusiva intervista a bordo campo. Spazio anche ad altre eccellenze del sorano, con gli allievi della Felix Factory Dancing che si sono esibiti in coreografie hip hop e di break dance prima dell’ingresso sul taraflex delle compagini e negli intervalli. MVP dell’incontro, l’eroe di questo penultimo turno del girone d’andata, Radzivon Miskevich.

Coach Bagnoli schiera Seganov al palleggio opposto a Miskevich, la coppia di centrali Sperandio e Gotsev, Rosso e Kalinin sulle bande, Santucci libero. Mister Baldovin risponde con la diagonale Shaw – Giannotti, al centro Koncjlia e Volpato della rete, i martelli Fedrizzi e Maar, Balaso libero.

Il program match “Sfornabontà” si apre con il servizio di Kalinin su cui, però, arriva la conclusione patavina. Fortunatamente per i padroni di casa, Fedrizzi piazza out la sfera restituendola, di fatto, alla Biosì Indexa. Sperandio non delude la fiducia di Bagnoli e si fa riconoscere con una veloce; gli fa eco Koncjilia, portando a +1 i suoi. Sora aggredisce per il pari e poi sfonda, ribaltando il vantaggio di misura. Si spara a fuoco da quadrato a quadrato, innescando quel meccanismo pericoloso che è lo stallo: per uscirne urge caparbietà, Gotsev ne ha abbastanza per un ace che si traduce nell’11-9. Il secondo turno di battuta non è favorevole al centrale bulgaro che spiana la strada a Maar per rimontare la differenza. Un diagonale strettissimo di capitan Rosso rimanda tutti al pari. Uno svarione difensivo dei bianconeri serve su un vassoio d’argento il nuovo surplus veneto, aumentato da Maar in pipe. Nell’ultima fase di set, i volsci soffrono un po’ le intenzioni ospiti finendo a 18-22 e costringendo il mister a richiamarli all’ordine. Un’azione rocambolesca partita dal versante della Kioene matura, invece, il setball, subito materializzato con l’ace di Volpato: 18-25.

Dopo l’intermezzo hip hop delle pluricampionesse italiane “Tiger Crew”, si torna sul campo per il secondo game. Nessuna paura e tante buone intenzioni per i sorani che sono subito sul pezzo; altrettanto gli avversari, i quali intendono onorare il fregio ottenuto nel primo parziale. Santucci si rende protagonista di un salvataggio al limite che non guadagna punto, ma sicuramente l’applauso a scena aperta del PalaGlobo. Ancora una volta è Padova a mettere in difficoltà i padroni di casa, ma l’ace di Sperandio risolve la situazione: 5-5. Il muro di Gotsev mantiene Sperandio “The Wall” al servizio per un mini-break positivo che viene interrotto dal time out discrezionale di Baldovin sul +3 anfitrione. La sirena veneta cerca di ammaliare il guerriero volsco, ma gli uomini di Bagnoli non si lasciano incantare mantenendo invariato il vantaggio. Miskevich aggiunge magia e una lunghezza. I laziali, galvanizzati dall’ottimo momento, si spingono sul +7, mandando in fumo le certezze antagoniste. Baldovin effettua due cambi in cerca di energie fresche, ma gli dice male contro l’indiavolata Biosì. Il tocco di seconda intenzione di Seganov illumina un rassicurante 18-11, cui segue due block casalinghi per ingrassare il già cospicuo bottino. La Kioene prova a rubare un paio di punti con i primi tempi di Koncjlia, ma Miskevich si oppone furiosamente. Il diagonale firmato da Rosso agguanta il setball: con 9 set point a disposizione, a Sora ne basta uno per chiudere sul 25-15 e riportare in parità il conteggio tempo.

Il terzo parziale sancisce un ritorno alla ragione per la Kioene che cambia registro e con Fedrizzi e il contrattacco di Maar se ne va presto in sovrappiù per l’1-6. Miskevich spezza il trend con un mani fuori, gli elargisce insperato ausilio un pallone out dei padovani. Accorcia ancora Rosso, poi è Gotsev a piazzarla malandrina dai 9m con l’aiuto del nastro. Sperandio ci mette le mani e morde il pari. La sfera inizia a rimbalzare di versante in versante per una contesa particolarmente agguerrita: 14-14. Bagnoli manda Marrazzo e la sua battuta flottante in campo per Rosso: il servizio del giovane palleggiatore romano non incide però sul risultato inficiato da una controffensiva della Kioene. Kalinin mette a segno un ace, ma al turno successivo vanifica il vantaggio; Volpato lo imita, poi Rosso mette il carico ed è 21-19. Il mani out di Rosso guadagna il setball: Padova annulla tre set point e la guida tecnica locale ricorre al time out discrezionale. Sugli ultimi scambi Mattei subentra a Sperandio, mentre i veneti allungano il periodo ai vantaggi. Sora si divora il set, lasciandolo maldestramente agli ospiti: 25-27.

Tutto da rifare per la Biosì Indexa Sora per la quale la strada si fa decisamente più in salita. Gli errori da una parte e dall’altra chiariscono il clima che vige al PalaGlobo, molto più nervoso rispetto all’avvio di gara. La Kioene vorrebbe chiudere presto la contesa, mentre i sorani sperano di arrivare al tie break e spartire la posta in palio. Il teso testa a testa è alimentato dalla veloce di Gotsev che mantiene i suoi alle calcagna dei nemici e svolta con una fucilata di Miskevich sull’angolo lontano. I palmi bianconeri diventano acciaio che impedisce il filtrare del’offensiva patavina, mentre è ancora il braccio pesante bielorusso a farsi largo nella trincea opposta. Quando Padova rimette insieme i pezzi del puzzle diventa però l’osso duro noto ai più e il colpetto di Volpato ristabilisce l’ordine. Il muro di Gotsev lampeggia +1, Kalinin l’appoggia su quello antagonista e raddoppia. Aggancia la sfera in aria e la mette a terra Miskevich e poi taglia tutta l’area del Padova per il 19-15. Si lasciano sorprendere sui 3m Rosso e soci, ma recuperano grazie al servizio out dei veneti; è Sperandio, dunque, il faro che in velocità illumina il setball: 24-19, poi fanno tutto gli uomini di Baldovin che la spediscono fuori per il 25-20.

La verità è rimandata al tie break: parte forte la formazione di casa ed è subito 3-1. La Kioene non è però remissiva e con impegno rimonta i volsci. Con Sora sotto di 2 lunghezze, Bagnoli gioca la carta De Marchi che eredita la banda di Rosso. La lungimiranza volsca colpisce per il nuovo pari: 6-6; è Kalinin, dunque, a conquistare il +1. Raddoppia Miskevich, ma Padova resta sempre troppo vicina, grazie al buon lavoro di Shaw. Sempre lui trova l’equilibrio, poi un fallo di formazione della Biosì Indexa concede incredibilmente il match point agli ospiti, ma Miskevich prolunga l’incontro ai vantaggi. Con le ultime energie a disposizione, Rosso fa esplodere il PalaGlobo con un’epica schiacciata che vale il 19-17 e il 3-2 finale.

Cristina Lucarelli

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