VOLLEY A1 – LPR Piacenza batte la Biosì Indexa Sora, Samuele Papi: “Risultato bugiardo, Sora è una squadra tosta”

Non è bastato alla Biosì Indexa Sora scendere in campo armata di buone intenzioni e volontà di fare propria la partita: Piacenza vince per 0-3 tra le mura del PalaGlobo, al termine di una partita avvincente e sofferta da entrambe le rose. Il referto di gara non è però comunque sinonimo di un Sora cedevole, tutt’altro, come spiega un pezzo di storia della pallavolo italiana, lo schiacciatore Samuele Papi: “Il verdetto sancito dal campo è un risultato bugiardo che non palesa


certamente l’incontro. La nostra prima vittoria piena è arrivata quest’oggi contro Sora, ma in realtà al termine di una sfida disputata tutt’altro che in scioltezza, ma durante cui i padroni di casa hanno saputo metterci più volte in seria difficoltà”.
Al fischio d’inizio coach Bagnoli schiera Seganov al palleggio opposto a Miskevich, Mattei e Gotsev al centro della rete, Kalinin e Rosso sulle bande, Santucci libero. Risponde mister Giuliani con la diagonale cubana Hierrezuelo – Hernandez, i centrali Aletti e Tencati, i martelli Marshall e Clevenot, Manià libero.
Torna in campo capitan Rosso che subito timbra il cartellino con una pipe vincente. L’avvio fa presagire un match molto tirato; i primi a spezzare l’impasse di prassi sono proprio i bianconeri che vanno a +2. Il Il top scorer Hernandez piazza out la sfera, Miskevich coglie l’occasione e trasforma il servizio in ace: 9-5. Non perde animo né tempo la compagine piacentina, pronta a reagire con il proprio bomber a segno sul lungolinea. Fortunatamente per i volsci, Tencati fallisce dai 9m, e Kalinin punisce gli antagonisti in diagonale. Il cambio fronte vede però Marshall in battuta: lo schiacciatore mette giù due potenti ace, recuperando il gap. Pasticcia poi in difesa la LPR e Rosso marca in zona franca; Giuliani effettua un doppio cambio: fuori le bande dello starting six, dentro Papi e Yosifov. La Biosì Indexa è brava a tenersi sempre un passo avanti e a rischiare poco; con il fendente di Rosso arriva il setball e Bagnoli mette in campo Sperandio per Mattei. L’errore in ricezione di Kalinin spedisce le squadre ai vantaggi, mentre il tecnico sorano chiede il time out discrezionale per le ultime istruzioni. Mani out di Rosso, risponde Hernandez in parallela, poi è il capitano laziale a sbagliare: proprio sulle battute finali, Sora vede sfumare il set per 25-27.
La strada si fa in salita per i padroni di casa che, sotto di un set, tornano sul loro quadrato con la formazione iniziale. La prima parte del secondo tempo si incanala sul rimpallo tra le due antagoniste: lo stallo s’interrompe con il doppio vantaggio di Piacenza, cinica e quadrata abbastanza per non sbagliare in un momento molto teso e aumentare il surplus. Sora è costretta a tirare fuori tutta la grinta di cui è capace per non mollare il parziale e prima a muro, poi con l’inventiva del proprio palleggiatore, riesce a raggiungere il deficit di misura: 12-13. Non molla una palla il sestetto avversario e se prima riesce a fermare a rete Rosso, poi non può nulla sulla schiacciata di Miskevich nell’angolo più lontano. La LPR continua a scalare il punteggio del game con l’ottima fase offensiva che brilla grazie al duo cubano Hernandez-Marshall mentre Sora cede un po’ sotto la pressione avversaria: 15-20. De Marchi eredita il posto di Kalinin, per dare continuità alla fase ricettiva e contributo in qualità di energie fresche all’attacco. Gotsev sbaglia il servizio e regala il setball a Piacenza: di 6 set point a disposizione per gli uomini di Giuliani, la Biosì riesce ad annullarne due, poi Miskevich manda a rete la sfera decisiva ed è 20-25.
Diventa sempre più difficile per gli atleti di patron Giannetti risalire la china e Hernandez ci mette il carico in avvio di parziale con un ace. Sora sa che ancora nulla è perduto e tiene campo cercando l’equilibrio da cui ripartire. Ancora una volta è però Piacenza a uscire dalla stasi cercando e trovando il +3. Il primo tempo di Mattei interrompe il momento positivo dei nemici, gli si accoda Kalinin e poi è il capitano a guadagnare il -1. A distanze ridotte, Sora resta concentrata e implementa la precisione di gioco: esplode il pubblico quando i bianconeri agguantano il 10-10 e dimostrano di crederci. La consapevolezza di essere sopra di due game si traduce, per gli emiliani, in una strategia ordinata e rilassata che porta i suoi frutti con un ritrovato sovrappiù. La Biosì non smette di aggredire e lotta su ogni palla, meritandosi il nuovo accorcio. Papi sbaglia ricezione su servizio di Gotsev ed è pari; Miskevich sale in cattedra e mette giù il +1 volsco. Hernandez è però inarrestabile: coadiuvato dall’ottimo muro dei compagni, porta la LPR al matchpoint e poi lo concretizza con un mani fuori: 23-25 e 0-3 finale.
Cristina Lucarelli
Tabellino
Biosì Indexa Sora – LPR Piacenza 0-3
25-27 20-25 23-25
Sora: Seganov 7, Miskevich 11, Mattei 5, Gotsev 6, Rosso 11, Kalinin 5, Santucci (L), Sperandio, De Marchi, Tiozzo n.e., Mauti n.e., , Marrazzo n.e., Lucarelli n.e., Corsetti (L) n.e.
Allenatore: Bruno Bagnoli

Piacenza: Alletti 5, Marshall 14, Tencati, Hierrezuelo 7, Hernandez 23, Clevenot 8, Manià (L), Yosifov 3, Parodi (L) n.e., Tzioumakas ne., Zlatanov n.e., Cottarelli n.e.
Allenatore: Alberto Giuliani

Arbitri: Roberto Boris, Marco Braico
Note: Durata set: 31’, 23’, 28’
Spettatori: 1763

Migliore in campo: Hernandez

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