ISOLA DEL LIRI – Rescissione contratto Acea, Quadrini vota no e spiega perchè

Occorre al più presto uscire da una logica di contrapposizione e bisogna imboccare senza esitazioni la strada della collaborazione fra l’ACEA, ente gestore del servizio idrico, e l’Assemblea dei Sindaci, e quindi la rappresentanza dei cittadini-utenti.
E’ impensabile che la fornitura di un servizio pubblico essenziale quale quello gestito in Provincia dall’ACEA presenti connotati che ormai sfociano nel contenzioso, più che riguardare la completezza e la bontà del servizio, e del costo equo e ragionevole per gli utenti.
Il rischio, più che concreto, è che prevalga la volontà di trascinare in Tribunale il gestore ACEA, per finalità elettoralistiche e demagogiche; e che i cittadini-utenti, come già accaduto in passato, vengano poi chiamati a pagare il conto di tali atteggiamenti avventuristici, sotto forma di conguagli milionari.
Dobbiamo restare su un binario tecnico, secondo quanto ci viene raccomandato dall’organismo tecnico della STO, e forti di questo, andare a trattare con ACEA non sulla base di pregiudiziali politiche e di parte, ma solo sulla bontà della Carta dei Servizi e sul suo rispetto da parte dell’ente gestore.
Indubbiamente il servizio idrico in Provincia di Frosinone presenta delle criticità, in gran parte dovute anche alla vastità e alle difficoltà di un territorio complesso ed articolato.
Ma tali criticità vanno governate sulla base di valutazioni tecniche, non di preconcetta ostilità; peraltro in questo particolare momento l’ACEA ha ufficializzato più volte la propria disponibilità a valutare ogni aspetto della controversia in campo al fine di valutare ogni percorso possibile, mirato a comporre il contenzioso in atto.
La posizione del Comune di Isola del Liri, dopo serio approfondimento sulla possibilità di un’eventuale risoluzione contrattuale, è quella di netta contrarietà alla proposta di risoluzione del contratto con ACEA.
Peraltro, siamo in presenza di pareri tecnici e giuridici che esprimono con chiarezza che non esistono i termini per procedere a tale risoluzione. In altri termini, la procedura che si proporre per rescindere il contratto con il gestore delle acque ci porta, già il giorno dopo, verso scenari imprevedibili sia sotto l’aspetto di costi ingenti e non sostenibili, sia rispetto alle responsabilità che i sindaci stanno per assumersi.
In ogni caso, riteniamo che occorre battersi per un servizio idrico che sia completo e valido, ma senza nascondersi dietro atteggiamenti velleitari, che lasciano intatti ed irrisolti i problemi, che puntuali si ripresenterebbero anche con un altro ente gestore.
La riprova di ciò sta nel fallimento della gestione diretta a suo tempo effettuata tramite il Consorzio degli Aurunci di cui ancora i Comuni, e quindi i cittadini, sono chiamati a sostenere i costi, a distanza di decenni dalla sua messa in liquidazione.
Inoltre, la stessa ACEA potrebbe aggiudicarsi nuovamente la concessione del servizio, ulteriormente appesantito dagli oneri pregressi, che ancora una volta sarebbero a carico degli utenti.
In definitiva, i Sindaci debbono assumersi intanto le loro responsabilità, giungendo ad un accordo sul piano tariffario, teso a scongiurare futuri conguagli milionari e tariffe più alte.
In prospettiva, è urgente definire un piano di confronto serio e motivato con l’ente gestore, finalizzato esclusivamente a migliorare ed ottimizzare il servizio idrico, uscendo da logiche di scontro puro e semplice, che restano del tutto immotivate.
Chi vorrà, potrà sempre eventualmente coltivare contenziosi lunghi e costosi, ma senza mettere a rischio di pesanti esborsi le tasche dei cittadini ai quali bisogna assicurare, nell’immediato, un piano tariffario coerente con le finalità sociali del servizio di gestione idrica.

Vincenzo Quadrini – Sindaco di Isola del Liri

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