CASSINO – Gli negano l’accompagno per il figlio disabile, gesto disperato di un papà 58enne

Giovane disabile, invalido al 100% e non autosufficiente neanche per i bisogni quotidiani più elementari, chiama la Questura di Cassino, facendo presente agli agenti di essere stato lasciato solo in casa dal padre convivente, un 58enne che, il giorno prima, proprio presso il Commissariato della Città Martire, aveva tuttavia preavvisato di vedersi a breve costretto ad abbandonare il ragazzo, non potendolo più aiutare dopo che gli era stata negata l’assegnazione dell’indennità di accompagno. Un gesto effettivamente messo in atto dall’uomo che, prima di andar via, aveva detto al figlio di rivolgersi alla Polizia in caso di difficoltà. Dopo la drammatica telefonata del 26enne scattava la solidarietà degli agenti che, assieme alle suore di un istituto della zona, si prendevano carico del ragazzo. Veniva quindi rintracciato il padre, invalido a sua volta. che confermava di essersi preso la responsabilità di un atto disperato come mezzo di protesta nei confronti delle istituzioni.
Della questione ora si occuperanno le competenti autorità giudiziarie.

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