M.S.G.CAMPANO – Inquinamento, Fare Verde chiede le dimissioni dell’Assessore all’Ambiente
Il Comune di Monte San Giovanni Campano ha premesso che “la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone in merito all’inquinamento atmosferico rilevabile nel territorio del circondario ha disposto di conoscere le determinazioni che si intendono assumere per la migliore tutela del territorio, della salute pubblica e dell’ambiente”. Fare Verde a sua volta premette che se da una parte il Sig. Procuratore della Repubblica ci fa sognare e ci farà sognare dall’altra ha da precisare che la tutela della salute pubblica e dell’Ambiente fanno parte dei doveri di chi amministra. Gli amministratori invece di denigrare la nostra Associazione indicandola come un soggetto che dipingeva il nostro territorio come nel Terzo Mondo avrebbero dovuto ascoltare Fare Verde senza pregiudizio e non sarebbero arrivati a questo punto di un’avventura senza ritorno. Nel chiedere le DIMISSIONI senza appello dell’Assessore all’Ambiente, costretto ad emettere due avvisi di emergenza Ambientale, (aria e acqua) che ha ignorato completamente gli appelli di Fare Verde sia per l’inquinamento dell’aria e per quello relativo all’acqua si specifica che la delibera n.4 del 23 Gennaio 2017 che istituisce alcune restrizioni al traffico veicolare e le giornate di divieto di transito del 12 – 26 Febbraio e 19 Marzo 2017 parte da una chiara svista presa dal Comune di Monte San Giovanni Campano che considera come principali fonti di inquinamento dell’aria le emissioni degli autoveicoli di vecchia generazione. Se il Comune di Monte San Giovanni Campano avesse partecipato al XII rapporto dell’ISPRA sulla qualità dell’Ambiente Urbano come ha fatto Fare Verde avrebbe recepito che l’inquinamento da polveri sottili ha diverse fonti nell’ambiente urbano come il riscaldamento domestico a biomasse, i termovalorizzatori , l’industria e persino i fuochi appiccati alla legna della potatura. Infatti da quel convegno è emerso, anche, che l’inquinamento procurato dalle emissioni delle macchine obsolete è in forte riduzione e di fatto non è più il grande responsabile dell’emissione di polveri sottili. (Risposta alla domanda specifica posta da Fare Verde) Colpevolizzare solo la circolazione stradale non risolve il problema ma è un puro escamotage per rientrare nei limiti imposti dalla normativa vigente. Fare Verde propone al Comune di Monte San Giovanni Campano di realizzare un programma condiviso con le Associazioni di tutela Ambientale portatrici di interesse collettivo come prevede la Direttiva Europea, omessa nella delibera, per redigere un piano di azione a breve, a medio e a lungo periodo con la finalità di attuare seri interventi di contrasto a tutte le forme di inquinamento che sono presenti sul territorio.
Fare Verde rinnova l’appello alla precauzione rivolto ai Cittadini invitandoli ad adottare le seguenti indicazioni:
Per evitare l’infiltrarsi delle polveri sottili in casa: chiudere gli interstizi fra muratura e cassonetti delle tapparelle, muratura e corsie delle tapparelle, muratura e casse dei telai delle finestre (es. siliconi, acrilico o simili sigillanti per finiture murali), controllare le guarnizioni delle ante delle finestre, sigillare i vetri ai telai delle finestre.
Arieggiare con aria pulita le stanze degli edifici nelle prime ore della giornata quando la concentrazione del PM10 è più bassa;
Spostarsi in città scegliendo i percorsi a minor traffico e sui marciapiedi, lo smog si concentra soprattutto nella sede stradale attirato dal movimento delle automobili.
Evitare di fare sforzi fisici (esempio sport) nelle zone laddove maggiore è la concentrazione dei PM10.
Evitare di rimanere a lungo all’aperto nelle giornate inquinate, controllare i bollettini meteo PM10 dell’ARPALAZIO, se è necessario uscire di casa usare maschere facciali o endonasali per proteggere le vie respiratorie.
Evitare le normali mascherine non certificate, perché non proteggono dalle polveri sottili.
Valutare l’acquisto di filtri per l’abitacolo delle automobili certificati HEPA che garantiscono una reale protezione dalle polveri sottili.
Valutare l’acquisto di un Filtro Facciale Protezione 3, la migliore protezione da particolato in commercio, in codice FFP3 conformi alla norma EN 149:2001+A1:2009 che fissa rigidi protocolli nella scelta, modalità d’uso, pulizia e conservazione. Le maschere FFP3 vengono ampiamente usate negli ospedali per prevenire malattie infettive, nelle industrie dell’amianto e nella contaminazione da polveri sottili; sono dotate di valvola che favorisce l’espirazione e aderiscono con facilità alla forma del viso. Le maschere FFP se ben aderenti al volto filtrano al minimo garantito del: FFP1 80%, FFP2 94%, FFP3 99% secondo l’European standard EN 149.
Valutare l’acquisto di filtri endo nasali, pur essendo quasi invisibili ed esteticamente più accettabili delle mascherine in tessuto FFP, hanno un potere filtraggio spesso inferiore, nella scelta valutare l’aderenza alle pareti delle narici del proprio naso, evitare di aspirare con la bocca perché non protetta dal filtro endo nasale.
Infine si precisa che già nell’ottobre 2013 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha inserito l’inquinamento ambientale e le polveri sottili nel gruppo 1, cioè fra i cancerogeni per l’uomo.
La nostra Associazione ha colto il momento ed ha già chiesto appuntamento con il Sig. Presidente della Provincia di Frosinone e con l’Arpalazio Sez. di Frosinone per proporre un rimedio a lungo termine.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano