ROMA – 23enne deceduta al Policlinico, Santori denuncia i soccorsi tardivi
“Ambulanze ferme nei Pronto soccorso degli ospedali romani, e una ragazza perde la vita al Policlinico Tor Vergata perché i soccorsi non arrivano in tempo.
Sarebbe questa la tragica storia raccontata dagli amici di una ventitreenne, R.N., che nella sera di mercoledì 11 gennaio avrebbe atteso un’ambulanza per oltre 90 minuti, arrivando presso il Pronto soccorso del Policlinico Tor Vergata quando ormai non ci sarebbe stato più niente da fare per lei. La giovane, che pare soffrisse di epilessia, si era sentita male e subito sarebbero stati chiamati i soccorsi per salvarla. Dopo circa un’ora ancora, a quanto raccontato, non sarebbe sopraggiunto nessun mezzo nonostante i numerosi solleciti. Alcuni amici e familiari della ragazza si sarebbero recati allora alla postazione dell’Ares 118 di Tor Bella Monaca presso il municipio VI ma non sarebbero stati presenti mezzi di soccorso che invece erano fermi da diverse ore al Policlinico Tor Vergata. Purtroppo, l’incredibile situazione denunciata nei giorni scorsi circa il blocco di numerose autolettighe negli ospedali capitolini avrebbe determinato un inaccettabile ritardo nei primi soccorsi che, a quanto riferiscono familiari e vicini, sarebbero giunti dopo ben un’ora e mezza. In circostanze del genere, sfortunatamente, ogni minuto è prezioso per salvare la vita a una persona, e molto probabilmente il tempo perso avrebbe contribuito a determinare la morte della ventitreenne. Giunta al Policlinico Tor Vergata, i medici scortati dai Carabinieri hanno dovuto comunicare il decesso ad amici e parenti accorsi, scatenandone l’ira e mettendo a repentaglio anche l’incolumità di medici e infermieri. In quello stesso giorno, il presidente Zingaretti si trovava presso il Policlinico Tor Vergata per inaugurare il nuovo reparto di Psichiatria dell’ospedale. E il governatore, oltre che da governatore del Lazio anche da commissario ad acta per la Sanità della nostra regione, con decine di ambulanze ferme a due passi da lui e dalla sua auto blu non si è degnato di effettuare nemmeno un sopralluogo e verificare di persona la situazione. Era più comodo e proficuo tagliare il nastro e concedersi per la solita photo opportunity, piuttosto che toccare con mano i disastri che ha creato la sua gestione. Formalizzeremo al ministro della Salute Lorenzin una richiesta di apertura immediata di un’inchiesta interna per fare chiarezza sulla vicenda. Non è accettabile che muoia una ventitreenne in questo modo barbaro e come al solito la responsabilità sia del sig. Nessuno”.
E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.