ANAGNI – Valle del Sacco, i Sindaci scrivono al Ministero per l’Ambiente
Il sindaco di Anagni, Fausto Bassetta (foto), a nome del Coordinamento dei sindaci per l’ambiente, formato da circa venti Comuni della Valle del Sacco (province di Frosinone e Roma), ha inviato una lettera al Ministero dell’Ambiente in merito alle richieste dei privati intenzionati a realizzare impianti e attività nell’area compresa nel perimetro del Sin (sito di interesse nazionale) da bonificare.
Al Dicastero competente si chiede di chiarire le competenze, gli aspetti procedurali, i termini e le modalità, con l’obiettivo di avere linee guida a supporto degli Uffici tecnici comunali per la corretta applicazione delle procedure da adottarsi.
Inoltre, il Coordinamento dei Sindaci chiede di essere coinvolto nella fase di gestione organizzativa del Sin Valle del Sacco, con particolare riguardo alle modalità operative relative alla caratterizzazione e alle bonifiche, con l’obiettivo di evitare un’ eccessiva burocratizzazione e tempi di intervento lunghi.
Inoltre, si richiede di convocare un tavolo tecnico con le amministrazioni e con gli uffici regionali relativamente al settore bonifiche e rifiuti al fine di poter coinvolgere tutti i settori amministrativi che regolano ogni attività all’interno del Sin.
L’istanza inoltrata al Ministero – e per conoscenza a Regione Lazio e Arpa – è stata concordata dal Coordinamento dei Sindaci nell’ultima riunione tenuta ad Anagni a fronte delle <numerose richieste di chiarimenti pervenute da parte di privati cittadini, a vario titolo portatori di interessi, circa gli eventuali adempimenti cui sono soggetti i proprietari e i gestori di aree ricomprese all’interno del perimetro Sin>, come si legge nella lettera sottoscritta da Bassetta quale coordinatore del gruppo di Sindaci dei Comuni della Valle del Sacco.
Alla luce della definitiva perimetrazione, infatti, gli Uffici tecnici comunali hanno manifestato incertezze in merito alle competenze e agli aspetti procedurali per l’approvazione di lavori pubblici, autorizzazioni in materia urbanistica, ambientale e di bonifiche sia per quanto riguarda pratiche in corso sia per quelle da attivarsi in presenza di potenziale contaminazione.
Di qui la richiesta al Ministero dell’Ambiente dei chiarimenti necessari e, soprattutto, del coinvolgimento delle amministrazioni comunali nella fase di gestione organizzativa del sito da bonificare.