CASSINO – Panaccione, attacco all’opposizione durante il consiglio comunale
“L’opposizione, purtroppo presa da un inguaribile senso di frustrazione, scaturito a una sconfitta elettorale, devo pensare, non ancora metabolizzata, cercando di riabilitarsi agli occhi degli elettori che li hanno bocciati, gettando fango sugli avversari”. Lo ha dichiarato il consigliere comunale, Angelo Panaccione, ieri, nel suo intervento nella seduta di Consiglio Comunale Straordinaria.
“I messaggi lanciati, anche in maniera poco elegante, dai consiglieri di minoranza che fanno capo all’ex sindaco Petrarcone, nella conferenza stampa dei giorni scorsi, vanno interpretati proprio in questa direzione. La voglia di demonizzare l’avversario spostando il campo di battaglia politico non nella sede naturale, ma, bensì, sul terreno minato delle vicissitudini personali e familiari degli avversari politici, potrebbe rivelarsi un boomerang per coloro che attuano tale strategia. A tal proposito non posso fare a meno di ricordare l’episodio di Ulisse e delle Sirene. Consapevole della sua fragilità Ulisse, per non naufragare contro gli scogli, ammaliato dalla voce delle Sirene, si fece legare all’albero maestro della sua nave. Orbene Petrarcone capitano della barca che si dimena tra le acque perigliose dell’opposizione, già naufragato nell’ultima consultazione elettorale, continua a dare ascolto a quella medesima sirena che tanti danni gli ha procurato nello scenario politico territoriale. E’ inutile sottolineare che i cittadini sanno riconoscere e scegliere gli uomini virtuosi capaci di rappresentarli.
Ritengo l’ex sindaco e i suoi seguaci, considerato il lavoro che svolgono ed il percorso di studi da loro seguito, siano in grado di comprendere la distinzione tra una richiesta di proroga delle indagini preliminari a carico di un soggetto (che giova ricordarlo viene formulata dal PM quando il quadro indiziario fino ad allora raccolto non consente di sostenere un accusa in un processo) da una condanna definitiva, la sola che consente di ritenere colpevole un soggetto in un paese democratico. Ciononostante l’opposizione ragiona come se quella richiesta di proroga dei termini fosse una sentenza di condanna senza appello. Mi rivolgo a lei, consigliere Petrarcone invitandola a seguire l’esempio dei nostri illustri predecessori, tra i quali si annoverano anche suoi familiari, il cui operato politico era mero confronto sulle idee, scartando a priori qualunque eventuale argomento che esuli dalla politica. Ecco perché le vostre richieste di dimissioni del Sindaco e del Presidente del Consiglio, formulate nella loro trionfale conferenza stampa, le respingiamo al mittente, convinti ancor di più che abbiamo il dovere di assolvere fino i fondo il compito che hanno conferito i cittadini sulla scorta di una valutazione del degrado in cui era precipitata la città dopo cinque anni.
Abbiamo sempre auspicato un confronto costruttivo con l’opposizione, tralasciando di intraprendere azioni di sciacallaggio politico commentando inchieste o provvedimenti presi dalla magistratura nei confronti dei componenti nella gestione della cosa pubblica senza entrare nel merito della loro attività privata. Dico all’opposizione che i cittadini non si lasceranno minimamente influenzare e non premieranno coloro che a tutti i costi tentano di riprendersi quella poltrona ceduta a seguito di una democratica consultazione elettorale, usando come arma il livore e il risentimento personale, che, di certo, non fa onore”.