CASSINO – Il Procuratore Antimafia Roberti presenta ‘Il contrario della paura’, il commento del Sindaco D’Alessandro

“È con grande orgoglio che oggi rivolgo il mio saluto a tutte le autorità militari, civili e religiose presenti, gli avvocati del foro di Cassino, agli studenti universitari, ma soprattutto ai magistrati e ai dipendenti del nostro Tribunale di Cassino che ospitano un uomo e magistrato, il dott. Franco Roberti (nella foto), che incarna alla perfezione il significato autentico del titolo del proprio libro che oggi ci presenta: Il contrario della paura”. Lo ha dichiarato il Sindaco Carlo Maria D’Alessandro nel suo intervento alla presentazione del libro del procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti organizzata dalla Procura della Repubblica con la collaborazione del comune di Cassino e dell’Ordine forense.
“Il ruolo del procuratore nazionale antimafia è unico perché rappresenta l’apice della lotta a tutte le mafie ed al terrorismo, ed a lui va il ringraziamento a nome della mia città per l’impegno, il lavoro svolto e la dedizione con cui viene svolto, per dare un senso di giustizia e di legalità alla vita del nostro paese.
In un passo del proprio libro il dott. Roberti scrive: “c’è’ una parte della società non irrilevante, non insignificante, ma credo anche numericamente davvero importante, che merita lo sforzo, il duro lavoro della magistratura, forze di polizia e uomini politici per contrastare queste forme di criminalità. E non è una cosa che dobbiamo soltanto alle vittime, la dobbiamo soprattutto alle loro famiglie. Non è una battaglia per la memoria, è una battaglia per la vita. Per questo non bisogna arrendersi. Per questo non dobbiamo avere paura.”
Quando la paura spegne la voglia ed il senso di giustizia e si spezza il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, si mette a rischio la convivenza, la libertà stessa di un paese e la sua democrazia.
Ed allora non può la società civile non metterci del proprio, impegnarsi per non tirarsi indietro di fronte ai problemi che quotidianamente devono essere affrontati e risolti.
Potremo discutere le forme migliori per questa nuova sfida: come partecipare a risollevare il nostro paese in maniera vincente, generosa, lungimirante. Come fare la nostra rivoluzione silenziosa ma al contempo assordante trovando la forza di cambiare tutto, a cominciare da noi stessi.
Un grande servitore dello stato che contribuì in maniera inequivocabile alla sconfitta del terrorismo degli anni di piombo e che cadde per la vigliacca mano della mafia, affermava: “Se davvero vogliamo sconfiggere la mafia dobbiamo essere uniti, stare fianco a fianco, aiutandoci a vicenda. Finora abbiamo sbagliato perché non abbiamo fatto tutto questo ed il nostro nemico ne è consapevole e conosce tutti i nostri punti deboli”. Questo era il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Ed allora, prendendo spunto da queste parole e ringrazio ancora il Procuratore Roberti, per il grande onore che ci fa della sua presenza, perché’ questa città, la sua gente, le sue istituzioni che oggi io qui orgoglioso rappresento, trarranno dalla sua esperienza umana e professionale, adesso in parte racchiusa nelle 174 pagine del suo libro, quell’impulso necessario per rinvigorire l’azione politica e civile protesa al raggiungimento del bene comune, della pacificazione sociale e della verità”.

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