CASSINO – Tutela dell’ambiente, sinergia Comune-Polizia Provinciale

La Polizia Provinciale, in collaborazione con il Comune di Cassino, ha intensificato i controlli per la tutela dell’ambiente. Nei giorni scorsi gli agenti coordinati dal capitano del distaccamento della Città Martire, Pietro D’Aguanno hanno individuato alcune discariche abusive in alcune zone verdi, dove sono stati accumulati rifiuti di ogni genere e tra i quali calcinacci e residui di lavorazioni edilizie. Sono state elevate, quindi, altre contravvenzioni nei confronti dei trasgressori ed inoltre i luoghi sono stati ripristinati: il materiale accatastato abusivamente è stato trasportato in una discarica autorizzata.

“Voglio rivolgere il mio plauso all’intensa attività di monitoraggio che sta mettendo in campo la polizia provinciale. – Ha detto il consigliere delegato alla Protezione Civile, Alessio Ranaldi (nella foto) – Un sincero ringraziamento va al capitano Pietro D’Aguanno che è sempre molto attento alle criticità dei singoli territori. L’azione di questi giorni rientra in una più ampia azione di contrasto agli illeciti ambientali messa in campo dal Corpo di Polizia Provinciale di Frosinone su tutti il territorio di competenza. L’Amministrazione D’Alessandro vuole cooperare con tutte le istituzioni e tutte le organizzazioni per riuscire a debellare nella nostra città la piaga delle discariche abusive e dei rifiuti abbandonati abusivamente per strada”.

“Non posso che indirizzare un meritato plauso agli agenti – dice, invece, l’assessore all’ambiente, Dana Tauwinkelova – che continuano a presidiare il nostro territorio quotidianamente e spesso con condizioni meteo molto difficili, per affermare il rispetto delle leggi e tutelare il patrimonio ambientale. La piaga delle discariche abusive di rifiuti a cielo aperto è difficile da contrastare a causa di una inciviltà diffusa di chi continua a violare le leggi di salvaguardia dell’ambiente procurando danni a se stesso, all’intera collettività e al patrimonio naturalistico territoriale. Ma non ci arrendiamo”. Ha concluso Tauwinkelova.

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