FROSINONE – Da Amata e Pompeo una lettera a sostegno della riforma delle Province
In occasione della manifestazione indetta dall’Upi nazionale e che si è tenuta oggi a Roma, il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo e il vicepresidente Andrea Amata hanno scritto una lettera al Presidente dell’Unione Italia delle Province, consegnata direttamente ad Achille Variati dal numero due di Palazzo Iacobucci, Amata.
Nella nota Pompeo e Amata hanno espresso pieno sostegno all’iniziativa, “poiché occorre un’azione comune e soprattutto “forte” per rimettere al centro dell’agenda politica il tema della riforma delle Province, in maniera tale che possano continuare a svolgere quelle funzioni e quel ruolo che, purtroppo, gli ultimi avvenimenti che hanno sconvolto l’Italia centrale hanno dimostrato essere strategici. In particolare, la gestione della viabilità e dell’edilizia scolastica”.
Al Presidente Variati è stato chiesto di farsi portavoce presso il Governo di interventi che assicurino ulteriori risorse per la gestione di strade e scuole;. norme ordinamentali per chiudere i bilanci in equilibrio e che intervengano a sostegno delle Province in pre-dissesto e dissesto; norme sull’organizzazione del personale, che consentano di avere nelle piante organiche quelle professionalità per poter far fronte alle funzioni assegnate. Un’esigenza particolarmente sentita per la Provincia di Frosinone, in particolare per il Settore Ambiente.
“Le Province – argomentano i due esponenti di Palazzo Iacobucci – in questi ultimi anni sono diventate degli enti snelli, senza sprechi e che hanno avviato un processo virtuoso di utilizzo delle risorse in relazione ai servizi da offrire. E noi amministratori abbiamo fatto del tutto per rispondere in maniera puntuale alle indicazioni di cambiamento che ha stabilito il legislatore. Sia in termini di riduzione dei costi, che di personale”.
“Ma adesso – concludono il presidente Pompeo e il vice Amata – ci troviamo di fronte ad un bivio: vanificare tutto il lavoro fatto fino ad oggi, oppure dimostrare realmente che questo Paese può cambiare e sostenere processi di riforma utili alla collettività. Non è più rinviabile, perciò, il percorso che avvii la seconda fase della trasformazione delle Province, in cui i nostri enti possano essere messi nelle condizioni di assicurare servizi al territorio di riferimento”.