FROSINONE – I veterinari verso la stabilizzazione: l’annuncio di Marino Fardelli

Per la prima volta i veterinari precari della provincia di Frosinone firmano un contratto tecnico con la Asl che risulta il primo passo verso la stabilizzazione.
“Quello che è stato firmato in queste ore non è solo un contratto, ma un vero e proprio atto storico – afferma il consigliere regionale Marino Fardelli – Mi sono battuto per i ventitrè medici veterinari precari affinchè potesse essere garantita stabilmente la loro prestazione professionale e perché si mettesse fine ad una contraddizione sempre più evidente del diritto fondamentale alla salute affidato ad un numero sempre più grande di lavoratori precari che riguarda tutta la sanità”. La firma dei ventitré veterinari, che hanno per la prima volta un contratto tecnico di sei mesi che li avvia verso la stabilità, è stata apposta presso gli uffici dirigenziali della Asl di Frosinone. “Siamo molto soddisfatti di questo primo grande passo a tutela del nostro lavoro – afferma la dottoressa Giovanna Giannitelli consigliere dell’Ordine dei medici veterinari della provincia di Frosinone – Ringrazio a nome dei miei colleghi il consigliere regionale Marino Fardelli per l’impegno profuso sia in Asl che in Regione Lazio affinchè la nostra posizione potesse essere rivalutata e riconsiderata”. Gli stessi medici veterinari ritengono questo atto una vera e propria rivoluzione dato che erano anni che attendevano di poter apporre una firma ad un contratto diverso da quelli precari che li hanno da sempre contraddistinti. “Il loro lavoro ha contribuito a mantenere i requisiti richiesti per la provincia di Frosinone e ha garantito la salute dei cittadini – afferma il consigliere regionale Marino Fardelli – la qualità del lavoro non può essere sempre garantita in assenza di strumenti contrattuali adeguati a chi tali prestazioni è chiamato ad erogare. La Asl e la Regione Lazio del Presidente Zingaretti stanno facendo il possibile affinchè il problema del precariato nella sanità pubblica possa trovare soluzioni. Non si può accettare che il lavoro che tutela la salute pubblica sia a prestazione perché a questo punto la qualità effettiva, non solo quella percepita, non può che abbassarsi a favore del mercato privato della sanità” ha concluso il consigliere regionale Marino Fardelli, iscritto al Pd.

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