POFI – Una raccolta firme per lo spostamento in altra sede dell’Unità Cure Primarie
Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 10 dell’1 febbraio 2016, il Comune di Pofi concedeva mediante apposita Convenzione locali comunali in comodato d’uso gratuito per la gestione dell’assistenza medica continuativa in una Unità di Cure Primarie. A seguito di tale convenzione i dottori Carlo Parisi, Pasquale Andreozzi, Antonello Fioretti, Donatella Renzi e Maurizio Rinaldi trasferivano i propri ambulatori nei locali comunali concessi e posti al primo piano dello stabile comunale di via Borgo Garibaldi 2, con la sola eccezione del dott. Maurizio Rinaldi che pur aderendo a tale convenzione, manteneva l’apertura anche del proprio studio medico. La sede della UCP destava da subito numerose lamentele e proteste da parte degli utenti perché non rispondente affatto alla direttiva del Sistema Sanitario del Lazio che per le UCP prevede strutture idonee secondo la normativa vigente, che garantiscano soprattutto la fruibilità da parte degli utenti, cosa totalmente in contrasto con le caratteristiche dei locali comunali adibiti ad ambulatorio della UCP poiché posti: in una strada a divieto di accesso ai veicoli, priva di parcheggio, da un lato a forte pendenza (salita e discesa ripide) e dall’altro con accesso tramite scalinata ripida e scivolosa; all’interno di locali comunali posti non al piano terra ed accessibili solo tramite rampe di scale. Tutto ciò inficia la normale fruibilità a portatori di handicap e ad anziani e pazienti con problemi di deambulazione e di affaticamento. Per questo Sebastiano Funari, segretario della locale sezione PSI, e Guglielmo Ferrante Carrante, esponente storico della sinistra pofana, promotori del Comitato civico “Rinascita per Pofi”, insieme ad altri si sono fatti carico di una raccolta di firme che ha interessato parecchi cittadini esausti per le difficoltà patite per raggiungere il poliambulatorio comunale. Gli stessi hanno consegnato la raccolta di firme all’ufficio dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica della ASL di Frosinone con protocollo n. 11904 del 7/2/2017 ed al protocollo del Comune di Pofi il 10/2/2017 con l’esplicita richiesta che gli uffici competenti ripristino tempestivamente le condizioni di legalità previste per l’esercizio del servizio pubblico effettuato dai dottori e che si provveda all’immediata rescissione della convenzione per l’uso di tali locali e l’individuazione di altra sede all’interno del perimetro urbano di Pofi, più idonea ed a norma con le vigenti leggi e le direttive del Sistema Sanitario del Lazio, e non, come paventato a mò di minaccia, in una locandina affissa alla porta del poliambulatorio, il trasferimento della locale Unità di Cure Primarie presso il Presidio Ospedaliero di Ceprano.