VOLLEY A1 – Biosì Indexa Sora vs Top Volley Latina, ad intascare il derby laziale sono i pontini
Nel secondo derby laziale di stagione sono la Top Volley Latina e il maggiore dei fratelli Bagnoli a spuntarla: 1-3 il risultato finale che vede l’intera posta in palio andare a fare volume nella tasca pontina. La Biosì Indexa Sora, dopo un terzo set giocato al meglio e che sembrava segnarne il risveglio, lascia il match ai cugini. Ora testa verso Milano, con l’obiettivo di fare risultato utile la prossima domenica.
Al fischio d’inizio coach B. Bagnoli schiera Seganov al palleggio opposto a Miskevich, Sperandio e Mattei al centro della rete, Rosso e Kalinin sulle bande, Santucci libero. Mister D. Bagnoli risponde con la diagonale Sottile – Fei, i centrali Rossi e Gitto, i martelli Maruotti e Klinkenberg, Fanuli libero.
L’occasione del derby è troppo ghiotta per il pubblico, sia volsco che pontino, per non occupare in misura massiccia i posti disponibili del PalaGlobo. Ad aprire la gara in terra sorana è proprio il Latina, immediata, però, la risposta bianconera. La pizzicata casalinga chiarisce i toni dell’incontro, sportivamente inaspriti dal bisogno contingente di lunghezze da riporre nel bagaglio destinato al post season. La Top Volley si mantiene, almeno per la prima parte di set, un passo avanti agli anfitrioni. Il mani fuori di Fei incrementa il surplus ospite; a Fei si accoda, in veloce, Rossi. Sperandio rende pan per focaccia agli avversari e col cambio palla permette a Miskevich di ergersi una spanna su con un ace. Il braccio pesante bielorusso ci prende gusto, bissa il successo dai 9m e riduce il gap a -1. Al terzo turno in battuta, l’opposto tuona ancora poderosamente e con lui i tifosi che applaudono il pari: 11-11. Rosso e Fei se la giocano sul lungolinea, ma sono i biancoblu a schiodare il risultato dall’equilibrio e a trovare il +2. Quando la Biosì riconquista la sfera, Bagnoli affida il servizio a Marrazzo e con il block dei compagni è nuovamente pareggio. Frangente tiratissimo dove nessuna delle formazioni ha intenzione di mollare: i latinensi mantengono sempre la misura nei confronti del Sora, mentre i padroni di casa rincorrono con vigore per ribaltare la situazione. Con il solito Fei Latina allunga, poi è Gitto a mettere giù la palla che vale il 21-24; Mattei annulla il primo setpoint, ma Fei non si lascia scappare il secondo e capitalizza il game sul 22-25.
Il secondo periodo prende il via sulla trasformazione della Biosì Indexa, Latina ribalta e Fei firma la quota 9mila punti in carriera in serie A. Una Top Volley incattivita preme il piede sull’acceleratore e trova il +3, dunque implementa quando trova sguarnita la retroguardia volsca. Momento “no” per il Sora che subisce l’invettiva nemica e nello spaesamento generale è 3-9, con B. Bagnoli costretto a richiamare all’ordine i suoi. Miskevich conserva la calma e recupera la sfera, la pipe di Rosso contribuisce a ridare un po’ di coraggio, ma non basta ancora a spezzare il maleficio pontino. Il primo tempo di Mattei si abbatte sugli ex compagni con la volontà di non lasciare nulla di intentato, dalla seconda linea Maruotti si oppone alla rinascita sorana. In un parziale in cui il Sora fatica a trovare la quadratura del gioco, c’è ancora spazio per Marrazzo al servizio: purtroppo per lui, però, stavolta fallisce. Mattei ferisce ancora i cugini fermandone l’offensiva a muro, Maruotti smanaccia fuori e il gap snellisce un pochino: 12-16. Fei gioca sul muro di Kalinin e tiene a distanza di sicurezza la Biosì. Il pallonetto di Rosso cerca di alimentare la speranza nei colleghi, ma Miskevich vanifica toppando da fondo campo. Quando anche Sperandio assaggia il block latinense è setball: Penchev conclude sul 18-25.
Dallo 0-2 si fa dura per il Sora riprendere in mano le redini della partita, ma non si da per vinta e la prima parte di tempo è una battaglia ad armi spianate con un punto per parte, poi l’ace di Mattei fa lampeggiare il +1. Il muro di Sperandio ferma l’attacco antagonista e aggiunge carne sul braciere bianconero. Con in mente stampata la frase che “ancora è tutto possibile”, la Biosì si porta a +3 grazie ad un contrattacco di Klinkenberg fuori misura. I volsci appaiono rigenerati e mostrano un altro volto rispetto al game precedente: Rosso spinge il pallone sul quadrato del Latina ed è 9-5. Un’incomprensione in fase difensiva dei sorani restituisce la sfera alla controparte che non si fa certo pregare per rastrellare lunghezze e avvicinarsi pericolosamente. L’esperienza di Sottile riporta tutti al pari: spezza l’impasse la Top Volley con il doppio vantaggio. Sperandio sale in cattedra e con due muri agguanta il nuovo pareggio, sebbene effimero: difatti i biancoblu lavorano per tornare sopra e lo fanno con efficacia sul 16-19. La battuta in salto float di Marrazzo è il propulsore ad un nuovo punto di marca casalinga, Miskevich fa salire la quota in diagonale. La pipe di Rosso tiene a galla la Biosì a -1, poi ancora lui chiude con una rasoiata per il 22-22. Ritmi serratissimi, tensione alle stelle: si va ai vantaggi. Dai 9m Rosso la piazza out, si riscatta però in contrattacco. Non si molla un cm, né da una parte tantomeno dall’altra. Un pelino di efficienza in più dei sorani permette loro di concretizzare il combattutissimo parziale sul 29-27.
Dall’1-2 si riparte per l’ora della verità: parte forte la Biosì Indexa con Rosso e la sua pipe imprendibile. Si dialoga però di punto in punto, fino a quando è la Top Volley a trovare il raddoppio. Dai 9m Fei mette giù un pallone d’oro per i suoi, fortunatamente per il Sora non si ripete. Sottile ci mette la manina col no-look e tiene sotto i bianconeri a -4, Ishikawa aumenta il peso in attacco, Penchev non è da meno e timbra l’ace. Vita amara per i volsci che devono dare fondo a tutte le energie rimaste se vogliono trascinare i pontini al tie break: la parallela di Miskevich addolcisce un po’ la situazione riportando la sfera nella propria metà campo, ma il set è oramai compromesso. La strada della rimonta è troppo irta: 8-17. La Biosì perde smalto, delusa da un Latina in grande forma; Santucci e soci ci provano, con ultimo guizzo, a farsi sentire ma è complicato fronteggiare l’emergenza punti: sul 13-25 che si traduce nell’1-3 lasciano campo e partita.
Cristina Lucarelli