CASSINO – Aria di qualità o qualità dell’aria: convegno Palmer all’Università
Grande partecipazione di pubblico al convegno/tavola rotonda “Aria di qualità o qualità dell’aria” organizzato da Palmer e dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Meccanica dell’università di Cassino e del Lazio Meridionale, che si è svolto ieri, venerdì 17 marzo, alle ore 15 a Cassino.
“Questo incontro è stata l’occasione pubblica per presentare i dati di un inventario delle emissioni nel territorio del comune di Cassino dal PM10 alle nanoparticelle – ha affermato il Presidente del Palmer Paolo Vigo – Si tratta di uno studio originale e innovativo nei metodi e nelle tecnologie realizzato in questi ultimi mesi dal Palmer e dal DICEM (grazie a Laboratori attrezzati con anni di investimenti e certosino impegno dai ricercatori/docenti della Fisica Tecnica Ambientale che vantano professionalità/competenze nel settore della metrologia riconosciuti dalla intera comunità scientifica). I dati di Cassino sono particolarmente interessanti e importanti sia per prendere insieme decisioni o individuare possibili miglioramenti, sia per fungere da stimolo o da modello per i tanti centri abitati dimensionalmente paragonabili e quindi scalabili nella necessaria rete di rilevazione e nei connessi criteri di analisi. La presenza così significativa di colleghi universitari delle Università Laziali e di altri autorevoli esponenti di Enti ed Istituzioni coinvolte nelle tematiche dell’inquinamento ambientale è stata l’occasione per realizzare una tavola rotonda propositiva in tema di tecnologie e competenze, per migliorare e migliorarsi alla luce delle tecnologie disponibili e delle indubbie specificità che il tema delle emissioni in campo ambientale richiede”
“Un appuntamento importante – ha affermato il Rettore Giovanni Betta – Un momento di condivisione di risultati di ricerche che rappresentano una ricchezza per il territorio dando uno strumento fondamentale per le pubbliche amminsitrazioni”.
“C’è grande attenzione da parte della politica – ha aggiunto il Sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro – Oggi si analizzano i risultati di questo studio. Ho sempre ritenuto l’Università una grandissima risorsa per l’intero territorio. L’ateneo è il vero braccio armato della cultura e della tecnologia fondamentale per tutti i Comuni”.
“E’ importante e prioritario approfondire tematiche relative all’inquinamento atmosferico che, in questo territorio, rappresenta uno dei problemi principali. Anche se, in realtà, c’è un problema culturale – ha sottolineato il Prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli – Ciò che mi chiedo è se sia peggiorato ultimamente l’ambiente o se sia aumentata la sensibilità nei confronti dell’ambiente. La Prefettura è un ufficio presente su ogni aspetto e che si occupa del territorio sotto ogni punto di vista. Ben vengano iniziative come queste che sono importanti e fondamentali”.
Nel corso del convegno sono stati illustrati anche i risultati degli studi effettuati sul territorio. Analisi che sono state realizzate attraverso monitoraggi diretti e con la compilazione di questionari trasmessi a un campione di famiglie e aziende di Cassino. I dati raccolti sono stati successivamente confrontati con i dati nazionali. Questo raffronto ha evidenziato che le emissioni di Cassino non sono maggiori di quelle medie nazionali, addirittura le Pm10 hanno valori inferiori rispetto alla media nazionale e i livelli elevati di concentrazioni spesso rilevati sono dovuti in maniera rilevante ad aspetti geomorfologici.
Nel corso della tavola rotonda che ha visto confrontarsi, tra gli altri, esponenti della Regione, dell’Arpa, dell’Istituto Superiore di Sanità è stata messa in luce la necessità di nuovi modelli che riducano le emissioni non solo quelle su strada, ma anche quelle domestiche.
A chiudere la giornata di lavoro l’Assessore Regionale all’Ambiente Mauro Buschini che ha affermato: “Partire da queste occasioni per darci un metodo di lavoro. Al punto in cui siamo arrivati non è più rinviabile ed è necessario prenderne coscienza. Quando mi sono insediato arrivavano dati che preannunciavano una crisi imminente nel settore ambientale. Da lì siamo partiti per mettere insieme una serie di interventi. Nel 2015 erano solo due i comuni sul territorio regionale in classe uno (quella massima di rischio) dopo la rielaborazione sono oltre novanta. Di questi , sessanta sono in provincia di Frosinone. Da quel dato siamo partiti incrementando il sistema di rilevazione e informando i sindaci. Ma siamo riusciti anche a sbloccare un finanziamento tra Regione e Ministero bloccato da diversi anni di quindici milioni di euro. Grazie a questo a metà aprile uscirà un bando di cinque milioni di euro per cittadini e aziende per contribuire con una serie di strumenti a sperimentare soluzioni volte ad abbassare i livelli di emissioni. Ma un’altra iniziativa che può fare la differenza è che abbiamo pensato di aprire nell’ex ospedale di Anagni un presidio ambientale che metterà insieme il livello di studio, con i livelli di analisi e con interventi che potranno essere realizzati investendo molto nella promozione. Infine stiamo lavorando al nuovo piano della qualità dell’aria che sarà partecipato con tutti gli attori del territorio”.
In conclusione il Presidente del Palmer Paolo Vigo ha aggiunto: “Una città a misura d’uomo come Cassino, teleriscaldata e telecontrollata dal punto di vista del traffico come le città Europee più sensibili a questi temi, può puntare ad avere in pochi anni una qualità dell’aria simile a quella del vicino parco d’Abruzzo. Ci sono i fondi con cui intervenire, esistono le tecnologie, è necessaria una sinergia tra la politica e tutti gli attori territoriali”.