CASSINO – Sanità, Abbruzzese: “Al Santa Scolastica situazione raccapricciante”
Ogni giorno emergono dettagli sempre più disastrosi sullo stato di emergenza in cui versa l’ospedale Santa Scolastica di Cassino. Dopo i reparti che non hanno posto letto a sufficienza e che sono costretti a lavorare a singhiozzo, un pronto soccorso che spesso e volentieri si trasforma in un presidio medico da zona di guerra, con file di malati in attesa e una manciata di medici e infermieri costretti a spostarli in base alla presunta gravità. Adesso l’ ultima raccapricciante notizia ci lascia senza parole: il parco auto della struttura completamente azzerato. Le auto sono vecchie e non sono in grado di poter affrontare i viaggi quotidiani necessari al personale per poter espletare i servizi richiesti come ad esempio il trasporto di materiale medico, tra cui quello farmaceutico e campioni biologici”. A dichiararlo è Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.
“Ovviamente tra queste vetture ci sono anche quelle destinate al servizio trasfusionale a domicilio, che per i malati del territorio è diventato una chimera e un lontano ricordo. Addirittura sembrerebbe che sei auto della Asl siano sotto sequestro, alcune di queste sono parcheggiate proprio sotto il nosocomio Cassinate. Nessuna risorsa è stata destinata alla manutenzione o all’acquisto di nuove macchine. Alcuni giorni fa al Santa Scolastica è andato in scena il teatro dell’assurdo: mancavano barrelle in corsia al Pronto soccorso e così per sistemare i pazienti il personale è stato costretto a chiedere in prestito le lettighe delle ambulanze. Un fatto che si commenta da solo. Vorrei invitare il presidente Zingaretti e il commissario Macchitella ad usufruire dei servizi del Santa Scolastica. Servizi che, anche grazie al loro scarso impegno e ai loro proclami fatti durante le passerelle istituzionali, hanno raggiunto un livello che di eccellenza non conosce neanche il significato. Il territorio è stato abbandonato, come il personale sanitario che ricorre a qualsiasi tipo di espediente pur di far fronte alle emergenze, ha concluso Abbruzzese.