ROMA – Santori: Ad Acilia record di scuole pronte ma chiuse
La situazione degli asili nido pronti ma non utilizzati dal Comune sta prendendo la piega del più assurdo paradosso in tutta la città. Dopo lo scandaloso caso di via Aquilanti in zona Massimina, che ha portato all’autosospensione del presidente del Consiglio municipale, un analogo caso di struttura chiusa a Via Bettoni Porta Portese, oggi portiamo alla luce l’ennesima inqualificabile circostanza questa volta nel X Municipio, dove addirittura 2 scuole dell’infanzia tra Acilia e Dragona sono chiuse nonostante le esigenze delle famiglie del territorio”. E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.
“Abbiamo scoperto che in via Cesare Maccari esiste un asilo nido terminato e pronto all’uso, ma chiuso da due anni perché il Comune non prende in carico la struttura. Tanto che per ovviare alla carenza di posti negli asili nido, proprio di fronte a questa scuola è clamorosamente presente un asilo privato che offre a genitori e bambini quel servizio che in primis dovrebbe essere fornito dal pubblico.
Il secondo caso di sperpero di denaro, invece, riguarda una scuola di via Amato. Il progetto prevedeva l’inizio lavori in data 10/7/2014 la cui consegna sarebbe dovuta avvenire dopo 455 giorni, meno di un anno e mezzo. Sono passati quasi tre anni – continua l’esponente Fdi – ma la struttura risulta ancora incompleta, abbandonata nel degrado e in fase di cantiere nonostante le promesse dei politicanti che si sono succeduti negli ultimi 3 anni. Questa situazione oltre a segnare l’assenza di attenzione da parte delle amministrazioni, costringe tante famiglie a un aggravio di spese che invece sarebbero molto più contenute se vi fossero più scuole pubbliche sul territorio. Non possiamo tollerare che possano esistere strutture pronte ad essere utilizzate ma bloccate a causa di dimenticanze o incompetenza dell’amministrazione, o per motivi di burocrazia. Andremo in fondo anche in queste vicende perché vogliamo restituire ai cittadini un diritto che ad oggi viene assurdamente negato loro”- conclude Santori.