FROSINONE – Incenerimento rifiuti: le possibilità alternative proposte da Fare Verde
Alternativa 1 all’incenerimento dei rifiuti: riduzione e decostruzione
La prima soluzione alternativa all’incenerimento risulta essere quindi una riduzione dei rifiuti. Come ha fatto Berlino, che in sei mesi ha tagliato la sua produzione del 50%.
Come fare? Riducendo gli imballaggi e l’utilizzo di prodotti usa e getta.
Con la decostruzione si intende il metodo per separare e i rifiuti composti da beni durevoli, mobili, porte, finestre, materiali in legno, in ceramica e manufatti edilizi vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali che costituisce circa il 3% del totale degli scarti riveste però un grande valore economico che può essere valorizzato attraverso la costituzione di imprese locali a significativa resa occupazionale come molte esperienze del nord America ed in Australia ci dimostrano
Alternative all’incenerimento dei rifiuti 2: riuso
La seconda alternativa all’incenerimento è costituita dal riuso. Come ha fatto la Regione Piemonte che ha promosso l’utilizzo di prodotti alla spina. Dai generi alimentari, ai prodotti per la pulizia della casa.
Incentivare il vuoto-a-rendere, come avviene in molte città dell’Europa, potrebbe essere la strada giusta da percorrere. E si può fare non solo con il vetro, ma anche con vari altri materiali.
Alternative all’incenerimento dei rifiuti 3: il compostaggio
Il compostaggio consente di trattare le parti di rifiuto umido (che rappresentano da sole il 30-40% dei rifiuti totali) e di riutilizzarle come concime biologico in agricoltura.
Un’alternativa intelligente che potrebbe essere incentivata attraverso il compostaggio domestico e di prossimità.
Alternativa all’incenerimento dei rifiuti 4: porta a porta
Il porta a porta, unito al compostaggio, ha permesso ad alcune città italiane , a un riciclo totale dei rifiuti dell’80%.
Il porta a porta, però, prevede un’educazione dei cittadini al riciclaggio. Questo consente di gestire in maniera intelligente i rifiuti e di eliminare i cassonetti dalle strade.
Gli impianti di incenerimento esistenti andrebbero dunque convertiti al riciclo dei rifiuti e ad impianti di compostaggio. Ed è proprio in questa direzione che dovrebbero essere spesi i nuovi investimenti per evitare l’inquinamento dell’aria e per evitare di costruire nuove discariche per i rifiuti speciali prodotti dagli inceneritori.
Alternative all’incenerimento 5: TMB a freddo
La parte non riciclata ( che può così variare dal 20% al 30% ) può essere trattata con il TMB (Trattamento Meccanico Biologico) a freddo e quindi non produrrà CDR ( Combustibile Derivato dai Rifiuti).
Il TMB si compone di due fasi distinte.
La prima fase consiste nel trattamento “meccanico” che permette di differenziare ulteriormente i rifiuti.
La parte secca del rifiuto viene quindi separata, depurando la frazione organica da sostanze estranee alla sua stessa natura.
La seconda fase prende il nome di “biologica” ed ha lo scopo di stabilizzare la frazione organica e renderla impiegabile per usi non agricoli o come materiale per il recupero paesaggistico di aree degradate, riempimento dei manti stradali o delle vecchie cave. Lo scopo finale è quello di rendere inerti i materiali organici attivi in modo da ridurre del 90% il loro impatto ambientale.
Corollario all’incenerimento dei rifiuti:
Fungono da volano, contro l’incenerimento dei rifiuti, a favore dell’economia circolare i Consorzi obbligatori per il recupero delle materie prime seconde, gli Acquisti Verdi (GPP) per le pubbliche amministrazioni, l’educazione Ambientale e l’amor proprio dei Cittadini che dovrebbero avere a cuore l’Ambiente in cui vivono e la loro salute.
Fare Verde spera infine che sia il Sindaco di Roma Virginia Raggi che l’Assessore all’Ambiente per una questione di ONESTA’ intellettuale prendano la saggia decisione di andare ad abitare nel Comune di San Vittore del Lazio per condividere con la popolazione l’aria respirata.
La Provincia di Frosinone non può morire di mal d’aria per il menefreghismo di chi è INCAPACE di gestire la filiera dei rifiuti e trova comodo inviare i rifiuti all’inceneritore di San Vittore del Lazio. Per ultimo Fare Verde vorrebbe capire anche la qualità del sonno di entrambi i politici vista la loro consapevolezza che dalle ciminiere dell’inceneritore di San Vittorie del Lazio non fuoriescono essenze di rose e fiori di campo.
Fare Verde Provincia di Frosinone