FROSINONE – Patto Terre di Comino Smart Land, la presentazione in Camera di Commercio
Il 12 Aprile 2017 alle ore 18,00 presso la sede della Camera di Commercio di Frosinone verrà presentato il Patto “Terre di Comino Smart Land”.
Il Progetto, voluto fortemente dal Gal Versante Laziale del PNA e dai 32 Comuni soci, è finalizzato a finanziare, con fondi europei, interventi sostenibili per i Comuni sottoscrittori del Patto. L’iniziativa, cofinanziata dalla Camera di Commercio Industria e Artigianato di Frosinone, vede il comune di Ripi Capofila della rete comunale e il Gal struttura di supporto tecnico.
Il Patto dei Sindaci è un movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali per aumentare l’efficienza energetica, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, l’individuazione di azioni per il contrasto agli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. I Comuni dotandosi di Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) individuano e programmano le azioni specifiche volte alla riduzione dei consumi e delle emissioni climalteranti. Gli Enti locali hanno dapprima deliberato con i Consigli Comunali l’adesione al Covenant of Mayors e successivamente hanno sottoscritto una convenzione per la costruzione della Rete “Terre di Comino Smart Land” (29 Gennaio 2016). I Comuni della Rete sono ad oggi i seguenti: Acquafondata, Alvito, Aquino, Arpino, Atina, Belmonte Castello, Boville Ernica, Campoli Appennino, Casalattico, Casalvieri, Castelliri, Castrocielo, Cervaro, Colle San Magno, Gallinaro, Monte San Giovanni Campano, Picinisco, Piedimonte San Germano, Pontecorvo, Ripi, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Sant’Elia Fiumerapido, San Vittore del Lazio, Settefrati, Strangolagalli, Terelle, Vallerotonda, Veroli, Vicalvi, Villa Latina, Villa Santa Lucia, totalizzando circa 130.000 abitanti, mentre altri Comuni della Provincia hanno manifestato il loro interesse (es. Roccasecca e Viticuso).
A giugno 2016 sono stati sostenuti giovani del territorio per la presentazione delle candidature al bando regionale “Torno subito”, trenta dei quali, vincendo la selezione, hanno ottenuto contributi regionali per formarsi sul “Patto dei Sindaci” e sulla “Progettazione Europea”. Dal 3 aprile al 30 settembre 2017, i tirocinanti del Progetto “Torno subito” svolgeranno le loro attività nei Comuni di riferimento per la raccolta dei dati necessari alla redazione dei PAESC (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima). Il Patto impegna gli amministratori alla redazione del PAESC che dovrà essere consegnato entro settembre 2017 all’Unione Europea, con l’individuazione di progetti e interventi nei singoli comuni finalizzati alla riduzione, entro il 2030, del 40% delle emissioni di gas climalteranti; per far ciò occorre redigere un “Inventario di base delle emissioni” e una “Valutazione dei rischi del cambiamento climatico e delle vulnerabilità” nonché condividere i conseguenti interventi.
All’iniziativa saranno presenti il Presidente del Galverla Loreto Policella, il Presidente della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli, del Sindaco del Comune di Ripi Roberto Zeppieri (capofila) e del Prof. Antonello Pezzini del CESE (Comitato Economico Sociale Europeo.
In quella sede i Sindaci sottoscriveranno il documento che adegua gli impegni dal PAES (previsti prima della Conferenza Internazionale sul Clima di Parigi) al Nuovo Patto dei Sindaci (PAESC) integrato per l’energia e il clima, che dovrà essere successivamente inviato all’ufficio del patto presso l’Unione Europea. È l’inizio di un processo, a lungo termine, per il quale è indispensabile la collaborazione di tutti, e che, a partire dalla redazione del PAESC (settembre 2017), seguirà la fase di progettazione degli interventi con la richiesta di finanziamenti europei diretti. Per realizzare interventi coerenti con gli obiettivi del patto (mobilità sostenibile, illuminazione a led, risparmio energetico sugli edifici pubblici e privati, impianti di produzione energia rinnovabile, ecc. ) l’Unione Europea erogherà finanziamenti per un importo massimo di 1000 euro per abitante; ad esempio un comune di 2000 abitanti potrà ottenere un finanziamento di 2.000.000 di euro per realizzare l’intervento.
Una sfida ambiziosa che pone il territorio del Gal Verla ad essere il primo raggruppamento rurale in ambito italiano ad aver intrapreso questo percorso virtuoso che invece è già attivato da città medio-grandi.