La Resistenza è patrimonio dell’Italia. I valori della libertà e della democrazia difesi in quei venti mesi di lotta armata dai partigiani italiani contro il nazifascismo e sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana, sono il gran patrimonio che abbiamo ereditato.
Nel mondo soffiano forti e violenti i venti del radicalismo di destra populista, nazionalista e xenofoba. La democrazia così tanto ricercata e difesa dai 250.000 combattenti partigiani con 70.000 caduti, così come in tanti altri paesi europei, corre il rischio di essere nel nostro tempo vilipesa e attaccata. Paragonare il presente con il passato ci aiuta a capire l’importanza di questa giornata, confrontare il momento attuale con l’ondata estremista degli anni venti e trenta in cui una parte dell’Europa si convertiva all’autoritarismo e al totalitarismo. Il fascismo si affermò in un momento di grande depressione economica, coincise con il rifiuto degli emigrati e con la ricerca della sicurezza e dell’identità che sfoció nelle leggi razziali. Riemergono oggi quei tratti populisti e ideologici comuni alle diverse famiglie della destra europea e italiana. Il risultato delle elezioni presidenziali francesi evidenzia che di fronte a chi semina paura e intolleranza, i cittadini scelgono ancora la speranza.
Macron è in testa però al ballottaggio si confronterá con la Le Pen e questo non è un dato da sottovalutare.
Dobbiamo mettere in campo la nostra Resistenza per affermare la democrazia contro formazioni e partiti che si ergono a difesa della protesta sociale, attraverso una demagogia puramente elettorale, come la Lega, M5Stelle, Fratelli d’Italia. Movimenti e organizzazioni politiche che con la scusa di dare risposte ai problemi degli “invisibili”, tentano di far passare idee e culture che sono da sempre della destra estrema. Agiscono alimentando paura ed odio. Dividono tra nord e sud, tra bianco e nero, tra italiano e extracomunitario. Vorrebbero destrutturare la democrazia parlamentare e rinchiudere gli stati della UE ognuno nel proprio recinto. Vi è bisogno di partecipazione democratica. Come la Resistenza fu un fatto di popolo che prese parte attiva alla lotta antifascista e produsse quello che ancora oggi è l’antidoto contro la degenerazione politica e l’estremismo, cosí la costruzione della coscienza dei cittadini di fare parte di una comunità che fonda la sua coesione e la sua appartenenza sull’Europa unita, garantita dai valori della democrazia, deve essere il nostro compito in questo secolo.
Sara Battisti – Partito Democratico Frosinone