REGIONE – Ara Lazio, i sindacati: “41 licenziamenti sono inaccettabili”
“Ara Lazio, attraverso il commissario liquidatore ha avviato la procedura di licenziamento dei 41 dipendenti della struttura regionale che ogni giorno garantisce la qualità del latte e delle carni, attraverso i controlli funzionali. Un atto inaccettabile”. A dichiararlo sono i Segretari di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, Confederdia, Tomarelli, Siracusa, Mattei e Pesoli.
La situazione di difficoltà finanziaria andava avanti già dal 2016 e questo in virtù dei ritardi dei pagamenti dei finanziamenti del Mipaf, che transitano nella Regione Lazio, ma anche per via di una assenza di un piano industriale, capace di mantenere in equilibrio i conti. “Da tre mesi i lavoratori non percepiscono retribuzione e nessuno dei vertici aziendali si è degnato di fornire giustificazioni, per questo abbiamo condiviso una azione di sciopero ad oltranza, messo in atto dopo che il Commissario ha deciso la riconsegna delle deleghe in Aia, determinando il blocco di fatto delle attività. Nessuno di noi ha mai avuto informazioni relativamente alla scelta della messa in liquidazione della associazione a novembre 2016 e come noi neanche la Regione Lazio è stata mai messa al corrente di queste situazioni – aggiungono i sindacalisti -, questo è il risultato della nuova Aralazio nata nel 2014 e che doveva rilanciare la zootecnica nel Lazio.
Ora a pagare il prezzo più alto sono i lavoratori, mentre qualche dirigente cascherà in piedi. Lo stesso dirigente che invece di preoccuparsi di preparare le rendicontazioni per farsi dare gli 800 mila euro dalla Regione, se ne è lavato le mani. Per questi motivi riteniamo inaccettabili questi licenziamenti. Abbiamo chiesto un incontro con i vertici di Aia, che di fatto ha preso in mano la situazione – e questo la dice lunga sulle capacità del management di Aralazio – per capire come trovare una soluzione che scongiuri i licenziamenti e riconsegni ai circa 12 mila allevatori del Lazio un sistema efficente.
Per questo motivo chiediamo che anche il Presidente Zingaretti e l’assessore all’agricoltura Hausmann convochino un tavolo per la costruzione di una nuova Aralazio, con un governance diversa, in grado di garantire servizi agli allevatori e il pagamento regolare degli stipendi ai lavoratori.
Nelle prossime ore – concludono i Segretari regionali – metteremo in campo iniziative di mobilitazione e sensibilizzazione di questa vertenza.”