SORA – Interrogazione su adesione a Carta di Pisa, Maria Paola D’Orazio attacca l’amministrazione

Porta la data del 3 ottobre 2016 l’interrogazione scritta che la consigliera comunale di opposizione del Partito Democratico (allora di Sora 2050), Maria Paola D’Orazio, ha indirizzato al presidente del Consiglio Comunale di Sora, Antonio Lecce e al sindaco Roberto De Donatis. Nella nota la D’Orazio chiedeva di conoscere <se tutti i consiglieri che sono stati proclamati eletti con delibera n. 36 del 07/07/2016 hanno formalmente aderito a tale codice etico degli amministratori locali>. Era interessata a conoscere, inoltre, <i nominativi di chi ancora, dopo cento giorni dalle elezioni, non ha aderito e le motivazioni per cui ancora non ha sottoscritto questo documento di trasparenza e rettitudine amministrativa>.

<Da allora – sottolinea oggi la D’Orazio – sono passati più di cinque mesi prima che io potessi avere una risposta alla mia interrogazione, per giunta assolutamente evasiva sulle questioni da me avanzate. In una brevissima nota, infatti, il sindaco De Donatis ha risposto che le generalità degli amministratori che hanno aderito alla “Carta di Pisa” sono reperibili sul sito istituzionale dell’Ente e che per quanto concerne le motivazioni della mancata sottoscrizione da parte di alcuni amministratori, l’Ente non è tenuto a conoscerla dal momento che si tratta di una scelta volontaria. 

Ebbene – rincara la consigliera comunale del Pd – essendo la Carta di Pisa un codice sui comportamenti degli amministratori in tema di corruzione, trasparenza, patrimoni, criteri di nomina, conflitti di interesse e cumulo di cariche, ritengo del tutto immotivata la scelta di non sottoscriverlo da parte di chi, come i nostri assessori e consiglieri, hanno da subito professato la loro scelta politico-amministrativa nell’esclusivo vantaggio dei cittadini. Impossibile non pensare che i cittadini di Sora pretendano l’assoluta trasparenza, correttezza e integrità morale dei loro governanti, soprattutto se proprio questi ultimi ne avevano fatto i loro baluardi in campagna elettorale, assicurando la sottoscrizione della Carta di Pisa. Non è questa pubblicità ingannevole?>.

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