SORA – Programma Triennale Opere Pubbliche, osservazioni dal 5 Stelle

Lo scorso 8 aprile è scaduto il termine per presentare le osservazioni al Programma Triennale delle Opere Pubbliche ed il M5S Sora ha presentato una serie di osservazioni.

Da un punto di vista generale, il Programma ha suscitato varie perplessità. Infatti, dei 49 interventi inseriti nell’elenco del primo anno soltanto per uno di essi è stato approvato il progetto esecutivo, e solo per 5 interventi è stato approvato il progetto definitivo. Il resto delle opere, invece, è ancora in fase di progetto preliminare e in particolare, ben 38 di esse, sono a livello di studio di fattibilità, di conseguenza solo poche opere vedranno la luce.

Entrando nello specifico del contenuto della programmazione e limitando l’analisi al primo anno (2017) dei tre inclusi nel Programma, si prende atto dell’estrema carenza di fondi da parte del Comune. La disponibilità finanziaria complessiva per il 2017 è di €15,6 milioni circa di cui solo €1,9 milioni (pari al 12% del totale) provengono dal bilancio comunale e da mutui da contrarre. La parte maggioritaria delle risorse finanziarie (€12,3 milioni circa) deriva da varie normative, in particolare da leggi regionali, che il Comune cercherà di utilizzare per richiedere finanziamenti senza avere per ora alcuna certezza sulla loro assegnazione. Altre risorse dovrebbero provenire da soggetti privati nell’ambito di operazioni di partenariato pubblico-privato.

In questo quadro caratterizzato da estrema scarsità di risorse, un’Amministrazione avveduta dovrebbe individuare opere aventi un particolare carattere di urgenza (avremmo ad esempio preferito maggiori investimenti sulla manutenzione delle tante strade e marciapiedi disastrati) ma l’Amministrazione De Donatis non si è lasciata sfuggire l’occasione per inserire tra gli interventi la “Riqualificazione area a verde e area giochi Piazza XIII gennaio con realizzazione chiosco ristoro”, al costo di € 134.433.23, ai quali aggiungere altri € 200.000,00 per realizzare un camp da mini golf sempre in piazza XIII gennaio.

Le osservazioni sulla riqualificazione riguardano principalmente il chiosco ristoro e la provenienza privata dei fondi.

In merito al chiosco non possono non tornare alla mente le vicende di un altro manufatto simile realizzato al Parco Valente (rese attuali anche dalle notizie pubblicate dagli organi di informazione nelle ultime ore) e dell’infinito contenzioso tra il Comune ed un soggetto privato che chiede un risarcimento di oltre € 800.000. Si manifestano, quindi, forti perplessità e dubbi di fronte all’ipotesi di realizzazione di un nuovo chiosco, tenuto conto che – a distanza di oltre 10 anni – non si è ancora terminata la vicenda del punto-ristoro del Parco Valente che, nel frattempo, rimane chiuso e inutilizzato. Senza dimenticare i problemi legati alla futura gestione della struttura di piazza XIII gennaio.

In merito alla provenienza dei fondi, l’eventuale ricorso all’apporto di capitale privato, attraverso il Partenariato Pubblico-Privato (PPP) presenta molte insidie e poche certezze.

I PPP sono contratti caratterizzati: da una lunga durata (spesso anche superiore a 20 anni); da complessità; da difficoltà di gestione e monitoraggio nel tempo. Altra peculiarità di tali contratti è la corretta allocazione dei rischi tra il Comune e il privato, che spesso, come evidenzia l’esperienza di altri Comuni, non è realizzata correttamente, con la conseguenza di stipulare – anche involontariamente – un altro tipo contratto (es. di appalto, pur ritenendo di aver realizzato una concessione) con tutte le conseguenze gravanti sulla sua legittimità. Per questi motivi è necessario avere strutture organizzative comunali adeguatamente attrezzate per il controllo delle disposizioni contrattuali nel corso degli anni. Tuttavia, queste problematiche non verrebbero azzerate neanche facendo ricorso a consulenti esterni, seppur qualificati, da parte dell’Amministrazione.

Nonostante ciò, Sora è diventata una piccola “capitale” dei contratti di PPP, basti ricordare il contratto di disponibilità relativo al tetto fotovoltaico dell’incubatore per piccole e medie imprese in località Schito o quello per la realizzazione del Centro Anziani.

Pur essendo i PPP utili per far fronte alla mancanza di risorse economiche degli Enti, il ricorso a tale strumento innovativo per la realizzazione di opere pubbliche deve essere attentamente valutato proprio per gli elevati rischi in esso insiti.

In conclusione, in base alle valutazioni svolte si ritiene non opportuno ricorrere a tale tipologia di contratti a meno che, prima del loro utilizzo, la struttura organizzativa comunale non si doti (anche in qualità di Centrale Unica di Committenza) delle necessarie professionalità in grado di predisporli e di svolgere il costante monitoraggio dei contratti di PPP in fase di esecuzione.16.03 10/04/2017

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