VOLLEY A1- Al PalaGlobo la spunta il Verona, Sora rimanda le speranze a gara 3
Tra le mura del PalaGlobo la spunta la Calzedonia Verona, sebbene solo al tie break come fu la scorsa settimana in Veneto. Una partita equilibratissima, combattuta dal primo all’ultimo scambio ma che sorride in ultimo al six ospite. La Biosì Indexa Sora ha però ancora una chance, quella di sabato prossimo a Verona in gara 3, dove potrebbe allungare la serie e tornare per gara 4 sul parquet amico. Nulla è ancora perduto, quindi, anche se la strada si fa ovviamente in salita.
Panchina tutta sorana quest’oggi al PalaGlobo, con l’esordio come assistant coach di Vittorio Giacchetti, a coadiuvare il lavoro del primo allenatore Maurizio Colucci, noto alla cronaca sportiva come il “sindaco di Sora”. Durante il match program targato Oasi dei Sapori, torna al palazzetto anche Sua Eccellenza Mons. Gerardo Antonazzo, Vescovo della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo che riceve dal club bianconero il primo kit da volley per una delle sue parrocchie, grazie al ricavo ottenuto dalla vendita della maglietta solidale, progettata dall’Argos Volley in virtù del protocollo di’intesa firmato con la Curia.
Coach Colucci schiera Seganov al palleggio opposto a Miskevich, Mattei e Gotsev al centro della rete, Rosso e Kalinin sulle bande, Santucci libero. Mister Grbic risponde con la diagonale Baranowicz-Stern, i martelli Kovacevic e Randazzo, i centrali Anzani e Zingel, Giovi libero.
Sono i padroni di casa a partire in vantaggio, il mani out di Rosso si traduce nel 4-2. Stern accorcia le distanze, Gotsev non è d’accordo e con il suo primo tempo si ritorna al gap precedente. Una palla morbida di Kovacevic porta la Calzedonia ad un passo dalla Biosì, ma Kalinin, dai 9m e aiutato dalla rete, mette in difficoltà la retroguardia gialloblu segnando l’ace. Mattei si aggiunge alla lista dei marcatori con una veloce e il suo compagno di reparto mura Anzani costringendo il tecnico veronese a chiamare il time out. Da fondo campo Mattei piazza la palla dell’11-6. Il block bianconero contiene ancora l’attacco della Calzedonia e il surplus sale sotto gli occhi compiaciuti del folto pubblico presente sugli spalti. Stern, al servizio, gonfia la rete, purtroppo per Sora, capitan Rosso lo imita. Kovacevic filtra tra le braccia volsche, ma la difesa dei suoi non riesce ad avere la meglio sull’offensiva di Kalinin. Non gli riesce a Kovacevic di ripetersi nell’occasione successiva e lascia agli anfitrioni ancora il sovrappiù da gestire; suo malgrado, li aiuta Stern, schiacciando fuori dal rettangolo di gioco. La pipe del subentrato Ferreira tra le fila venete viene in soccorso dei suoi, Kovacevic però spreca il servizio appena conquistato; ne approfitta Gotsev per mettere giù il 20-15. Nei momenti cruciali, quando occorre restare lucidi, Verona non molla e non si da per vinta, la Biosì accelera però con l’ace di Rosso. E’ dunque il diagonale di Miskevich a chiudere il set sul 25-21.
Anche il secondo parziale si apre in favore sorano, subito controbattuto dagli ospiti che rimpinguano portandosi sopra. Stern e Kovacevic attaccano fruttuosamente, allungando sull’avversaria che non riesce a spezzare il trend negativo del momento. Kalinin gioca sulle mani del muro e riporta la sfera nella propria metà campo, Miskevich da una spinta in più con l’ace, ma i veronesi sono sempre pronti a colpire per non farsi superare. Il primo tempo di Anzani si traduce nel 7-12, Kovacevic s’insinua ancora una volta tra le mani del muro laziale. La Biosì Indexa, con caparbietà, scala il punteggio grazie a Miskevich e al muro di Gotsev e al time out è a -2. Zingel allunga in veloce e poi il solito Kovacevic ci mette del suo. Kalinin appoggia sul block ospite e da respiro ai suoi, Miskevich piazza la palla direttamente dalla battuta: quando la prima linea veronese si lascia sorprendere, la Biosì si rifà nuovamente sotto. Stern ferma a nastro Kalinin ed è 16-20; Marrazzo subentra al russo e va al servizio, ma a capitalizzare l’azione generata è ancora la Calzedonia. Un’incomprensione in difesa del Sora lascia una lunghezza importante a i nemici; gli uomini di Colucci non si perdono d’animo e lavorano alacremente per il 20-22. Al termine di un’azione rocambolesca ad avere la meglio è il Verona che conquista il setball e quindi conclude sul 22-25.
Apre bene il terzo game la Biosì che s’impone con un 7-2 che porta la firma di capitan Rosso, protagonista di due ace consecutivi. E’ tornata sul taraflex con verve rinnovata la formazione casalinga e sfrutta appieno l’ottimo frangente. Kalinin marca direttamente dalla ricezione, facendo esultare il PalaGlobo. Il tocco di Seganov chiude lo scambio sull’11-5, dichiarazione di spessore per la volontà volsca di non voler rinunciare a dare una gioia ai propri tifosi. Tiene il timone del set la compagine di patron Giannetti che non si lascia irretire dalla grinta veneta e si porta sul 16-9. Il block bianconero rimpingua ancora il punteggio e Miskevich non si fa certo pregare per aumentare il peso della fase offensiva. Mattei marca in veloce, è quindi l’invasione di Baranowicz a dare un’ulteriore mano ad un Sora particolarmente gagliardo. Nemmeno il lungolinea di Randazzo sembra impensierire i locali e Rosso guadagna il setball con ben dieci set point a disposizione: sul 25-15 il servizio a rete di Randazzo lascia il set al Sora.
Con il vantaggio di 2 set a 1 si ritorna sul campo per il quarto tempo: equilibrio sommario e destinato a dominare tutto il periodo. Se la giocano alla pari le due squadre, con risolutezza cristallina e in assenza di qualsivoglia idea di risparmio. Nervi tesi per il Sora che vorrebbe chiuderla qua, tenacia di ferro per il Verona che invece vorrebbe arrivare al tie break e giocarsela fino all’ultimo minuto disponibile. Dallo stallo pare quasi impossibile, perlomeno estremamente difficile, venirne fuori: si rimpiatta al servizio, Gotsev e Zingel la mettono fuori entrambi. La disputa è avvincente quanto sfibrante e ad accaparrarsi il primo +2 è il sestetto ospite: 17-19. La Biosì scende di concentrazione e si fa sopraffare dagli antagonisti che aumentano il divario, Rosso però suona la carica e conserva il desiderio di rimonta anche per i colleghi. Kovacevic sembra implacabile e con un ace agguanta il setball: bissa il servizio vincente e concretizza il rinvio della pratica al quinto e ultimo set sul 20-25.
Il tie break prende il via in favore gialloblu, la Biosì si aggrappa al proprio capitano che un diagonale potente e preciso risolleva le sorti del parziale raggiungendo la parità sul 4-4. La Calzedonia sgomita e si riporta a +2, ma ancora una volta Rosso martella per ridurre lo svantaggio alla misura. Sono attimi concitati e Sora resta in scia, mentre Tiozzo subentra proprio a Rosso per portare energie fresche. Al cambio campo è Verona, però, ad essere due spanne sopra. Kovacevic fa la differenza per i suoi, scendendo sul parquet efficacia ed esperienza e intanto Rosso torna in battaglia, proprio nella sua fase più calda. Il capitano fornisce lo spunto per ritrovare l’equilibrio, il resto lo fa il muro casalingo: 10-10. Si alternano servizi out quando la foga prende il sopravvento sulla ragione misurata; Stern coglie Santucci in fallo, ma poi altrettanto fa Miskevich con la difesa avversaria. Sperandio eredita il posto di Mattei e l’opposto bielorusso aggredisce per il match ball: mister Grbic chiama il time out, Gotsev la manda a rete e si va ai vantaggi. Miskevich taglia il quadrato antagonista ed è proprio lui a maneggiare la palla match, ma la spedisce out. Il muro ai danni di Kalinin vale il sorpasso della Calzedonia: situazione in replica che manda il Verona a gara 3 forte di due match vinti. Si termina sul 15-17.
Cristina Lucarelli