FROSINONE – Cyberbullismo, Polizia in cattedra con

Nell’ambito di un impegno continuo e costante per prevenire e contrastare ogni forma di comportamento prevaricante, il Direttore Tecnico Capo Psicologo della Polizia di Stato dott.ssa Cristina Pagliarosi  ed il Responsabile della Sezione della Polizia Postale e delle Comunicazioni Sost. Comm. Tiziana Belli hanno incontrato 150 alunni della Scuola Media Aldo Moro per analizzare il fenomeno del cyberbullismo, che può essere considerato un’evoluzione del bullismo tradizionale.

Si manifesta con un attacco continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato mediante gli strumenti del web, dove il cyberbullo  colpisce la vittima ad ampio raggio, senza  limiti spazio / temporali.

Importante, in questo caso, è il ruolo del gruppo osservante: il suo dissenso o consenso può disincentivare o incentivare  il comportamento vessatorio.

La   giovane platea è stata pertanto sollecitata ad un uso attento di internet, affinché sia consapevole del mondo virtuale che sceglie di “vivere”, in quanto le attività   svolte  online sono reali ed hanno conseguenze nel quotidiano.

Le esperte della Polizia di Stato hanno invitato infatti a riflettere sulle tragiche conseguenze del “gioco” che istiga al suicidio, “Blue Whale”.

È un game, diffuso in rete, che comprende 50 prove: le prime di solito inoffensive, per  poi  passare a livelli sempre più difficoltosi,  fino alla fase finale che è rappresentata dal suicidio, proprio come la balena blu che si dà la  morte spiaggiandosi.

“Accedere il cervello prima di accedere ad internet” è la parola d’ordine della Polizia di Stato.

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