FROSINONE/LATINA – Accorpate le due Camere di Commercio

Questa mattina (ieri, ndr) durante il Consiglio della Camera di Commercio di Roma, è intervenuto Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio (nella foto), alla presenza dei Presidenti e i componenti di Giunta delle altre Camere di Commercio del Lazio, in relazione al piano di riordino del sistema camerale recentemente varato da Unioncamere (in attesa del via libera definitivo del MISE) che porta da 105 a 60 il numero degli Enti camerali sul territorio nazionale.

Nel Lazio, seconda regione in Italia per PIL, saranno tre le Camere di Commercio, che potranno garantire un importante presidio istituzionale, tra cui l’Ente che scaturirà dall’accopamento delle Camere di Frosinone e Latina.

Con il Presidente della Camera di Frosinone l’intesa è stata immediata” – così ha tenuto a sottolineare il dott. Mauro Zappia Commissario straordinario dell’Ente di via Umberto I – “Il progetto prevede una Camera di Commercio, con sede legale a Latina, che sarà l’ottava d’Italia, con 124mila imprese e dove, in particolare, il settore industriale sarà fortemente rappresentato in tutte le sue componenti con un territorio dalle significative potenzialità in termini di sviluppo economico.”

Come si può ottimizzare al massimo l’intervento camerale sulle imprese? “Provocando un effetto moltiplicatore degli investimenti e cambiando mentalità” – prosegue Zappia – “bisogna cercare di investire in progetti più complessivi, facendo sistema tra Enti pubblici e sinergia con il sistema imprenditoriale“. A questa logica, spiega Zappia, risponde l’adesione di Latina e Frosinone a due grossi progetti nazionali del sistema camerale, Industria 4.0 e alternanza scuola-lavoro: “Perchè il nostro territorio anche nel campo dell’istruzione presenta delle eccellenze, come in particolare quelle del mondo universitario, che possono essere il valido supporto per i giovani che si approcciano al difficile mondo del lavoro e dell’impresa.”.

Infine, il Commissario straordinario ricorda, come nel progetto di riordino, i vertici di Latina e Frosinone abbiano trovato la massima convergenza su due punti: la salvaguardia dei livelli occupazionali e l’equilibrio economico-finanziario, garanzia della consueta professionalità nei servizi resi e sicura sostenibilità nel medio-lungo periodo.

“Gli elementi per lavorare bene su questo territorio, dunque, ci sono proprio tutti”, conclude Zappia.

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