POMEZIA – Incendio presso l’impianto Eco X, aggiornati i risultati delle analisi effettuate

Con riferimento all’incendio di vaste dimensioni divampato venerdì 5 maggio presso il sito industriale Eco X di Pomezia in Via Pontina Vecchia, si rende noto che l’Agenzia Arpa Lazio ha trasmesso l’aggiornamento definitivo sui risultati nelle ultime rilevazioni analitiche disponibili circa la presenza di pm10 e altri agenti inquinanti.

Per quanto riguarda le misurazioni effettuate con i campionatori specificamente installati nelle immediate vicinanze dell’incendio, nonché nel Comune di Pomezia (in Piazza Indipendenza), sono stati raccolti i filtri per la determinazione del pm10, il cui andamento delle concentrazioni conferma valori inferiori al limite imposto dal D.Lgs. 155/2010 ed in linea con quelli acquisiti dalla rete fissa di monitoraggio nello stesso periodo.

Relativamente ai microinquinanti organici, la concentrazione di benzo(a)pirene evidenzia un andamento in diminuzione e l’ultimo valore rilevato continua ad essere inferiore al limite medio annuale di 1 ng/m³. Le ultimi concentrazioni di diossine e furani rilevate nelle vicinanze dell’incendio confermano il trend decrescente messo in evidenza nelle precedenti rilevazioni. Anche le concentrazioni di PCB evidenziano una costante diminuzione.

Lo scorso 11 maggio, ulteriormente, l’Arpa Lazio ha prelevato campioni superficiali di terreno nelle aree circostanti l’impianto Eco X. I punti sono stati scelti sulla base di una simulazione modellistica ed al fine di valutare l’entità delle deposizioni sul suolo di diossine, PCB e IPA eventualmente diffusi a seguito dell’incendio. Per quanto possibile si è cercato di prelevare campioni in siti lontani da strade o altre possibili cause di contaminazione del suolo. Va anche precisato che, durante i giorni intercorsi tra l’incendio e il prelievo dei campioni, si sono verificate modeste precipitazioni. I campioni di terreno sono stati prelevati entro una profondità massima di circa 3 cm; sono stati prelevati in totale undici campioni di terreno.

La vigente normativa sulla qualità dell’aria (D.Lgs. 155/2010) non prevede la misura delle ricadute degli inquinanti al suolo e pertanto le determinazioni effettuate in quest’ultima attività hanno avuto una pura finalità conoscitiva. Al fine di valutare i risultati ottenuti si è fatto riferimento a campagne di monitoraggio effettuate con modalità simili ed in situazioni analoghe. I campioni di terreno superficiale prelevati sono stati analizzati presso i laboratori della sezione provinciale di Rieti di Arpa Lazio e ad oggi sono disponibili i risultati dei primi sei campioni. I dati relativi agli altri cinque siti oggetto di indagine saranno trasmessi non appena verranno terminate le relative determinazioni analitiche.

I campioni oggetto del monitoraggio hanno mostrato concentrazioni simili tra loro. Per quanto riguarda le concentrazioni di diossine, PCB ed IPA al suolo non sembra quindi manifestarsi una differenza significativa tra aree in cui, a priori, era prevista una diversa deposizione di inquinanti. In termini assoluti, le concentrazioni trovate sono risultate basse e simili a quelle riscontrate in altre campagne di misura in cui non è stata rilevata una contaminazione del suolo.

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